Pompei: sfiduciato il sindaco D’Alessio. La Befana gli ha riservato solo carbone

fine d'alessio

“Fa il buono sennò la Befana ti porta il carbone”. Così mi diceva la mia cara nonna quando facevo qualche marachella, ma poi con un sorriso stemperava le mie preoccupazioni e sapevo che sicuramente avrebbe messo lei una buona parola con la vecchietta del 6 gennaio.

Penso che questa storia sia comune un po’ a tanti italiani. Infondo si sa: chi fa il cattivo riceve il carbone.

Ed allora, mi viene da pensare che il primo cittadino di Pompei deve essere stato proprio tanto cattivo per ricevere ben quattordici pezzi di carbone nella sua calza dell’Epifania? In pratica una calza piena di carbone.

Oggi pomeriggio, infatti, nel corso di una riunione presso un noto albergo pompeiano si sono riuniti i consiglieri dell’opposizione con l’esponente Pd Carmine Lo Sapio, supportati da un bel manipolo di consiglieri che sino a qualche giorno fa erano parte integrante della maggioranza. Alla presenza di un notaio sono state apposte ben 14 firme di sfiducia e per D’Alessio ed è stata sancita così la fine della sua, sia pur lunga, esperienza amministrativa con qualche mese di anticipo.

A siglare il documento che almeno per questa vigilia di Epifania riempie fino all’orlo la calza di Claudio D’Alessio di nero carbone, i consiglieri di minoranza Alfredo Allaria, Luigi Amitrano, Giuseppe Arpaia, Alfredo Benincasa, Maurizio Cipriano, Raffaele De Gennaro, Giuseppe Del Regno, Michele Genovese e Alberto Robetti. A completare il novero dei “magnifici 7×2” i consiglieri che sino all’ultimo consiglio comunale avevano sorretto il buon D’Alessio votando compatti il bilancio di previsione, ultimo atto politico ed amministrativo del 2013: Raffaele Marra, Carmine Cirillo, Alfonso Conforti, Attilio Malafronte e Raffaele Luigi Matrone.

Ora, dato che la politica ci ha insegnato che tutto ed il contrario di tutto è sempre possibile, si attenderà martedì mattina quando verrà effettivamente protocollato presso la segreteria generale del Comune il documento di sfiducia. Da quel momento la città mariana non avrà più un primo cittadino. La decisione della maggioranza dei consiglieri sarà trasmessa al Prefetto di Napoli che conseguenzialmente scioglierà il consiglio comunale e nominerà dei commissari per l’ordinaria amministrazione fino all’entrata in carica del nuovo sindaco che verrà eletto alle amministrative della prossima primavera.

Al diffondersi della notizia in città si è sentito un gioioso scoppiettare di fuochi d’artificio, è vero che qualcuno per il passato aveva promesso di farli esplodere in caso di sfiducia a D’Alessio, ma forse, stando il periodo festivo, si è trattato solo di un fortunato caso, di una involontaria coincidenza.

In ogni caso meglio tardi che mai, saranno così evitati ulteriori mesi di scempio per la città di Pompei.

Gennaro Cirillo

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