Lo sapevamo, ma ora abbiamo la “testimonianza” diretta di due soggetti competenti come Legambiente e ordine dei geologi della Campania: le scuole in Campania non sono sicure.
Il presidente regionale di Lagambiente, Michele Buonomo, sottolinea: ”L’ultimo rapporto Ecosistema Scuola di Legambiente rivela che circa il 60% del patrimonio edilizio scolastico in Campania è precedente al 1974, anno di entrata in vigore delle norme sulle edificazioni nelle zone a rischio sismico. Solo l’8,4% risulta costruito secondo criteri antisismici, nel 31,1% è stata effettuata la verifica di vulnerabilità antisismica a fronte di un 100% di edifici posti in aree a rischio sismico”. L’appello è di non aspettare e di ”occuparsi seriamente di prevenzione in una Regione dal territorio fragile”. A che punto, si chiede Legambiente, ”sono i piani comunali di protezione civile?”
Questo mentre i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile della Campania sono al lavoro per fare una ricognizione dei danni e accertare l’agibilità degli edifici, in particolare delle scuole dopo le scosse di terremoto avute a Dicembre.
Secondo Francesco Peduto, presidente dei geologi della Campania, ci sono 4608 scuole e 259 ospedali localizzati in zone a rischio sismico e circa la metà ha avuto un aumento nella “classe sismica”. E denuncia: “in Campania ancora oggi non abbiamo un dispositivo legislativo che impone il Fascicolo del Fabbricato: tale strumento ci avrebbe permesso di conoscere lo stato di salute degli edifici”.
Tutto questo nell’anno delle condanne di tre insegnanti responsabili della sicurezza della scuola del liceo Darwin e di condanna di un Dirigente di una scuola elementare siciliana protagonista di una vicenda risalente al 2008, quando il cancello d’ingresso della scuola cadde addosso ad un bambino di 10 anni, ferendolo.
Essere responsabili della sicurezza a scuola diventa sempre più un compito che i docenti cercano di evitare e i dirigenti non possono evitare. Ma sarà solo colpa loro?
Stefano Cavallini
Presidente Regionale Anief Campania