T&T Stabia, vittoria a Benevento

T&T Stabia 11(squadra) (1)Non stanno nella pelle gli atleti e lo staff tecnico e dirigenziale della T&T Stabia.

All’andata, nella quarta giornata del girone F del campionato di Div. Naz. C, la compagine del Golfo incappò in una severa sconfitta (69-49) nel derby sul campo del Magic Team Benevento, una delle migliori formazioni del raggruppamento.

Da allora, la truppa gialloblù ha fatto passi da gigante, è cresciuta, è maturata, si è allenata con grande intensità. E allora c’è poco da stupirsi se, dopo poco più di due mesi da quella partita, il risultato, a campi invertiti (al PalaSeveri), ha dato ragione alla meno quotata neopromossa che, nonostante la sua penultima posizione in classifica, dopo un tempo supplementare, è riuscita a piegare 105-97 la resistenza della formazione sannita.

«E’ stata una vera battaglia», ha subito commentato l’allenatore stabiese Aldo Festinese. «Abbiamo disputato la classica gara che bisogna fare davanti al proprio pubblico, a viso aperto e con la voglia di lottare su ogni pallone. Anche nell’ultimo periodo stiamo iniziando a giocare una buona pallacanestro ed abbiamo finalmente superato l’inizio complicato di stagione. Probabilmente qualche tempo fa, neanche io avrei creduto che ad inizio gennaio saremmo stati a quota dieci punti in classifica».

In pochi si sarebbero attesi una simile prestazione dalla compagine della città delle acque, che, ad inizio stagione, in tanti davano come la cenerentola di questo girone. Ed invece, a suon di vittorie e di prestazioni convincenti, sono riusciti a meritare la stima di qualunque avversario, anche di quello dotato, come il Magic Team Benevento, di un organico da prima della classe. «Sapevamo che avremmo potuto soffrire sul perimetro ed anche contro i loro lunghi che ci davano diversi centimetri di differenza. Ma, nonostante questo, abbiamo giocato molto bene rispettando il piano partita. Siamo davvero contenti per questi due punti che tutti noi dedichiamo a Saggese, che ultimamente si è dovuto operare al braccio. A lui va il nostro in bocca al lupo».

Antonio Pollioso

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