Di seguito la lettera aperta dell’ex assessore Giuseppe Tortora in merito alla sua presunta candidatura alle prossime elezioni amministrative a Pompei.
Circa due mesi fa durante una riunione di maggioranza, mi viene chiesta la disponibilità ad essere indicato come il candidato sindaco per le prossime amministrative. Erano presenti tutte le componenti ‒ consiglieri, assessori, Presidente del Consiglio, Sindaco ‒ e tutti si espressero favorevolmente e unitariamente concordi sul mio nome.
Risposi che, pur essendo lusingato della proposta e riconoscente a loro tutti, avevo bisogno di tempo per valutare e riflettere su tale indicazione.
Da quel giorno su vari quotidiani e periodici, cartacei e on line, è stato scritto di tutto e di più: da «Tortora candidato sindaco della maggioranza» e «Giuseppe Tortora è il candidato del sindaco uscente D’Alessio» sino all’affermazione secondo cui sarei il candidato espresso da una parte della maggioranza medesima.
Qualche altro giornale riportava che il mio nome era stato fatto per esser usato e poi buttato via al vento, o come si dice in politica “bruciato”; ho letto che qualcuno giudicava la mia persona non idonea o meglio inadeguata a svolgere il gravoso compito di capeggiare la prossima amministrazione che governerà la città di Pompei.
In tutto questo, qualcuno mi scoraggiava, tantissime altre persone mi incoraggiavano, fino all’epilogo ultimo di essere stato io, indirettamente, la causa che avrebbe indotto alcuni consiglieri a sfiduciare il sindaco di Pompei, l’avvocato Claudio D’Alessio!
Peccato, perché io da quella famosa riunione di maggioranza (e sono passati più di due mesi!) non ho mai, dico mai espresso ufficialmente la mia volontà ad accettare tale candidatura!
Cosa ancora più grave è che nessun giornalista mi ha mai chiamato per chiedermi come stavano realmente le cose!
Concludendo, chiarisco, se ancora non fosse palese la mia volontà, che non ho mai accettato ufficialmente la candidatura a sindaco proposta dalla maggioranza intera (oggi ex) o da una parte di essa.
Quando e se deciderò di candidarmi, lo renderò noto ufficialmente con una mia dichiarazione alla stampa, con la mia voce e con le mie parole pronunciate e scritte.
Spero che questo comunicato metta fine a chiacchiere inutili e scritti non verificati ufficialmente da chi avrebbe il compito di informare l’opinione pubblica in maniera chiara e corretta.