Terme di Stabia, i manager: “Subito la privatizzazione”

Il presidente Fulvio Sammaria tra i dipendenti durante la protesta
Il presidente Fulvio Sammaria tra i dipendenti durante la protesta

«E’ il caso di riportare il problema, che sicuramente esiste, nelle giuste proporzioni. Stiamo parliamo di sporadici e piccoli atti di vandalismo che sono stati prontamente denunciati e per i quali d’intesa con l’amministrazione comunale porremo definitamente rimedio nei prossimi giorni». E’ quanto commentano gli amministratori unici di Terme di Stabia S.p.A., Fulvio Sammaria, e di Sint S.p.A., Biagio Vanacore, in merito all’atto vandalico ai danni dello stabilimento termale riportato stamane dalla stampa locale.

«Affermare che le Terme cadono a pezzi e sono fatiscenti non è veritiero – continuano -. Se parliamo di quelle Antiche di Piazza Amendola siamo alla fase finale del collaudo della struttura, per poi procedere alla presentazione del bando per gli arredi, dopodiché saranno restituite di fatto e nei fatti nuove alla città. Se viceversa parliamo del complesso del Solaro il discorso è più articolato se si tiene conto di cosa abbiamo ereditato 5 mesi fa. Certo, hanno necessità di essere ristrutturate con interventi di ammodernamento, che sono mancati negli ultimi anni e certo
non per colpa di chi opera da qualche mese, ma questi interventi che servono e sono necessari sono quelli che saranno richiesti nel nuovo bando di privatizzazione ai potenziali investitori per ridare smalto e potenzialità futura all’attività che speriamo possa essere data in gestione in tempi brevi.

Forse qualcuno è interessato a dare una visione catastrofica della situazione delle Terme, con finalità evidentemente nascoste o di gretta opposizione al nostro lavoro di tecnici». «In ogni caso parliamo di una società in stato di liquidazione di fatto dal 2011, giacché solo dopo il nostro ingresso si è potuto finalmente fare chiarezza sui bilanci che per 2 anni non sono stati presentati con gravi responsabilità per chi aveva ruoli di gestione e controllo, – proseguono Sammaria e Vanacore – Il ripristino della vigilanza rientrava tra l’altro nelle cose da fare per la messa in sicurezza delle Terme con il contributo di 669.200 euro della Regione Campania, che ad oggi non è stato ancora liquidato».

«La situazione attuale di Terme di Stabia non ci consente di avere più tempo – dicono ancora i due amministratori -, ci sono due istanze di fallimento in atto, quindi ora l’unica strada è rappresentata da una privatizzazione della gestione attraverso apposito bando. In questa fase, quindi, la proprietà cercherà di accelerare al massimo tempi e processo per raggiungere l’obiettivo».

«Sul ripristino della vigilanza non abbiamo dato rassicurazioni, ma ci siamo impegnati a risolvere il problema nei prossimi giorni» precisa infine il vicesindaco Maria Rita Auricchio e assicura che la cosa avverrà «a giorni» dice concludendo.

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