Gragnano, Michele Serrapica presenta i cinque punti di Gragnano 2000

SerrapicaSono cinque gli argomenti di assorbente rilievo del programma di Gragnano 2000. Saranno esposti oggi pomeriggio presso l’Hotel Parco di Gragnano dall’ex sindaco Michele Serrapica. A realizzare l’incontro dal titolo: “Dal passato al futuro: la verità”, Ylenia Zaira Alfano e Matilde Attanasio. L’incontro è previsto per le 18 e 30 mentre i punti del programma del soggetto politico Gragnano 2000 sono i seguenti:

1. SEMPLIFICAZIONE DELL’ACCESSO E DELLA FRUIZIONE DEI SERVIZI PREVIDENZIALI ALLA RELATIVA PLATEA DI UTENTI RESIDENTI A GRAGNANO. E’ impensabile che il Comune di Gragnano continui ad essere amministrativamente aggregato alla sede Inps di Torre Annunziata, quando invece dovrebbe essere inserito nell’Area Stabiese, con evidente risparmio di spese e disagi logistici ricadenti ingiustamente su anziani spesso soli ed in difficoltà o con evidenti limiti economici. L’impegno di Gragnano 2000 a tal riguardo è quello di rendere l’ammistrazione eleggenda interlocutore qualificato ed autorevole dell’Istituto Nazionale di Previdenza e dei Ministeri interessati al fine di conseguire il risultato dell’aggregazione amministrativa agli uffici stabiesi per contenere la mobilità degli utenti gragnanesi, eliminandone spese e disagi, così assicurando un servizio più efficace e soddisfacente.

2. POTENZIAMENTO DELLE PRESTAZIONI GARANTITE DAL PRESIDIO OSPEDALIERO DI GRAGNANO. Il Presidio Ospedaliero di Gragnano, di cui comunque bisogna che la cittadinanza tutta vada fiera, avrebbe dovuto essere un’eccellenza a livello regionale col piano che ha creato i Dipartimenti di Emergenza-Urgenza Accettazione (DEA). Orbene, in realtà, non sono stati eliminati gli sprechi ma solo ridotti i servizi al cittadino. I DEA afferiscono a due livelli di complessità, in base alle Unità operative che li compongono: DEA di I livello e DEA di II livello. Gragnano è stato inserito nei DEA di II livello, ma i servizi sono stati ridotti all’osso. Approfondiremo meglio questi aspetti il 10 gennaio. Il Presidio ospedaliero di Gragnano gode di due reparti eccellenti, quello di Medicina e di Geriatria ed inoltre è in stretta collaborazione con centri di trapianti di levatura internazionale. Per tutto ciò un ringraziamento particolare è doveroso ai medici pionieri, agli operatori sanitari ad alla Onlus ASTRA (Associazione Trapiantati di fegato e malattie epatiche). Tolto ciò, non resta più nulla. Il Paese ha bisogno di un pronto soccorso, indispensabile per tutti i comuni dei monti lattari. Bisogna trasferire i reparti ed incrementarli, così come era stato previsto nel piano regionale. Necessario è comprendere infine, che fine hanno fatto i fondi, circa 7.000.000 di euro, destinati alla costruzione di una RSA (residenza sanitaria assistita).

3. POTENZIAMENTO DEL TRASPORTO PUBBLICO INTERURBANO. Il trasporto a Gragnano è del tutto inesistente. Il quadro è davvero desolante. La SITA effettua solo trasporto extra urbano ed ha anche ridotto le corse; il tratto ferroviario storico che collegava il Paese a Castellammare di Stabia, Torre Annunziata, Napoli, è stato soppresso perché considerato dalla Regione Campania un ramo secco improduttivo. Notevoli difficoltà si avvertono sia per il trasporto extra urbano che urbano. A tal proposito spezzo una lancia a favore dell’apertura di una sede distaccata del Comune di Gragnano al Parco Imperiale vista la quantità di cittadini ivi residenti, la lontananza dal centro e le difficoltà di collegamento sia per i trasporti che sotto il profilo della viabilità. Oggi l’unico modo per spostarsi è mediante il servizio taxi e noleggi degli operatori di Gragnano i quali vivono al momento non poche difficoltà nel vicino comune di Castellammare di Stabia. Proponiamo il riutilizzo delle tabelle chilometriche per effettuare un servizio interno al nostro territorio, un servizio efficiente che colleghi soprattutto le periferie di Aurano, Sigliano, Parco Imperiale e Madonna delle Grazie, oltre ai comuni limitrofi. Obiettivi: migliorare i collegamenti e gli spostamenti interni, decongestionare la viabilità e rendere più vivibile il nostro territorio.

4. RIVENDICAZIONE DI UNA PERCENTUALE SUL PRELIEVO IDRICO ASSICURATO DALLE FONTI LOCALI DA IMPEGNARE A BENEFICIO DELLE FASCE SOCIALMENTE DEBOLI. L’aver affidato la gestione del servizio idrico alla S.p.A. Gori è il frutto di una legge ad hoc del 1994 e non certo la volontà dei comuni. Tale gestione si è rilevata fallimentare. Al momento ci sono oltre 140.000.000 di Euro di debiti. I servizi sono lenti anche solo per avere un allaccio. Le bollette hanno scadenza trimestrale e i cittadini morosi si scontrano con pagamenti esosi non certo commisurati alle loro possibilità economiche, anzi, calcolati in base a scadenziari che rendono impossibile al cittadino ottemperare ai pagamenti stessi. Le numerose sorgenti di cui è ricco il territorio Gragnanese, continuano ad essere utilizzate per servire decine di Comuni limitrofi e molto probabilmente questo sfruttamento sta minando l’equilibrio idrogeologico del territorio. Apriremo a tal riguardo un contenzioso con la Regione Campania affinchè alla città di Gragnano venga riconosciuto un aggio che vada da un minimo 5% ad un massimo del 10% del fatturato dei metri cubi d’acqua emunti dal sottosuolo. Se, come auspichiamo, l’esito dovesse essere positivo si potrebbe ipotizzare di abolire per le famiglie meno agiate il pagamento delle bollette e ridurre le stesse per tutti gli uffici e istituti pubblici ospitati nel territorio comunale.

5. MIGLIORAMENTO E POTENZIAMENTO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA. Per una Città pulita, ulteriore obiettivo è il potenziamento della raccolta differenziata. Eliminare le fastidiose campane per la raccolta del vetro e la banda stagnata per sostituirle con una qualificata e puntuale raccolta porta a porta, che contempli anche la consegna delle buste per la raccolta differenziata, con cadenza temporale quadrimestrale o semestrale, evitando così l’accesso dei cittadini presso i punti di rifornimento. Porre in essere ogni utile sforzo al fine della stabilizzazione degli operatori ecologici, si dà consentirne le prestazioni per 6,20 h. al giorno, così come avviare una seria opera di stabilizzazione anche dei lavoratori socialmente utili.

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