Quante volte ci si ritrova a dover affrontare il dilemma ragione-sentimento? Quante volte tale scelta genera scenari imprevisti? Su questo si basa l’irriverente copione che la compagnia porta in scena, un testo sull’amore che incontra quei tratti dell’essere partenopei che tanto ci distinguono e gratificano. Non mancano temi scottanti e di rilievo sociale, perfettamente amalgamati nel vortice della comicità quotidiana e del travolgente uso di personaggi grotteschi. La storia ruota intorno a tre ragazzi che convivono nello stesso appartamento, tanto diversi tra loro, ma molto amici.
Luca lavora come commesso in una gioielleria. È un ragazzo con i piedi per terra, ordinato, e ha le idee chiare sul suo futuro. Sta organizzando il suo matrimonio con Rossella, una ragazza molto pignola e altrettanto determinata a mettere l’anello al dito. La loro storia già nel primo atto si complica molto, a causa di un imprevisto legato a Fausto, il secondo coinquilino.
Fausto è un ragazzo molto pigro, disordinato e anche un po’ strafottente. E’ iscritto al partito comunista ed è appassionato di cruciverba. Conoscerà anche lui, durante la storia, un motivo per il quale diventare più responsabile e attento a quello che lo circonda: Roberta!
Il terzo coinquilino è Alberto, un personaggio sopra le righe, che non passa inosservato, molto concentrato sul suo lavoro: cantante neomelodico! Una carriera che, a detta di molti, “nun è nu mestiere”. Grazie agli eventi e alle serate organizzate dal suo impresario Kevin, ogni volta incontra una ragazza diversa con la quale passare la notte. Ma la sua vita prenderà una piega diversa quando una sua conquista busserà alla porta con una stravolgente notizia.
Come se questo non bastasse a rendere la commedia esilarante, entra in scena Salvatore, fratello di Luca, perso di vista da oltre quindici anni, poiché decise di entrare a far parte di un certo “sistema” che a Napoli, purtroppo, conosciamo tutti.
Inoltre, i ragazzi, costantemente in ritardo con l’affitto, vengono spesso rimproverati da un personaggio autoritario e severo: Don Gennaro, il padrone di casa
Ora che avete tutti gli ingredienti, mescolate l’umorismo, la molteplicità dei caratteri, la serietà di alcuni temi e soprattutto la voglia di undici ragazzi di trasmettere emozioni al pubblico, e avrete “L’amore…fino a un certo punto!”.
Gli altri soggetti ruotano intorno ai tre: ognuno con una propria caratteristica che interferisce con la vita degli altri creando tante situazioni di grande divertimento. Uno spettacolo da vedere per l’originalità del testo e la bravura degli interpreti perfettamente nei ruoli e con una recitazione dialettale di moderna attualità.
In scena venerdì 10 e sabato 11 gennaio al Teatro Politeama di Torre Annunziata, ore 20:30.
La Compagnia teatrale, che ha un riferimento nell’Associazione culturale “G. Marin”, nasce nel gennaio 2012 dal progetto di alcuni ragazzi accomunati dalla passione per il teatro. Il nome della compagnia deriva dall’opera dell’autore latino Petronio. ” Satyricon” è dunque, colore, variazione, versatilità, caratteri che inquadrano perfettamente gli intenti del gruppo teatrale, attraverso la scelta di spettacoli che vanno dal leggero folkloristico al teatro impegnato.
In soli due anni la compagnia vanta la messa in scena di sei spettacoli,apprezzati sia dal vasto pubblico che dalla critica, la quale ha sempre emesso note ed articoli positivi sia sulla carta stampata che sul web.
L’associazione culturale “Giuseppe Marin” è stata costituita nel 2004, da Angela Rosa Radice, in memoria del marito Giuseppe Marin, e dalla sorella Maria Pia Radice e alcuni amici. È apolitica e persegue finalità di promozione sociale e culturale con varie iniziative tra cui attività rivolte prioritariamente alla valorizzazione dei giovani e alla solidarietà fra generazioni.
D. L.
Il scena:
Luca Giovanni Amura
Fausto Maurizio Rosabella
Alberto Luigi Loreto
Rossella Rossella Rivoli
Carmela Paola Sannino
Roberta Arianna Chervino
Don Gennaro Marcello Longobardi
Salvatore Michele Losciale
Peppe “a Saittella” Rosario Di Rosa
Tonino “Tic Tac” Domenico Loreto
Kevin Giorgio Fiore
Tre ragazzi Francesco Precenzano, Luigi Bove, Alessandro Esposito.