Baronissi: risarcimento danni all’Ente per il processo Moscatiello

moscatiello«Può un Ente subire un danno se gli imputati sono stati assolti? E qual è il danno subìto da un imputato di un processo durato 10 anni e conclusosi con la sua assoluzione?».

Così il capogruppo Enrico Rocco, al termine del consiglio comunale svoltosi il 9 gennaio, «per esplicita apertura della maggioranza di governo all’opposizione e malgrado il consiglio stesso non fosse competente in materia», sulla proposta di delibera presentata dai consiglieri comunali del gruppo di minoranza “Idea Comune” di promuovere un’azione civile nei confronti di Moscatiello Giovanni (nella foto), Mottola Carmine e Piemonte Aniello per risarcimento danni in favore del Comune di Baronisi in relazione alla sentenza della Seconda Sezione Penale del Tribunale di Salerno n. 164/2013.

Si tratta di valutare, sotto il profilo tecnico e giuridico, la possibilità o meno per l’Ente di promuovere un’azione civile per chiedere il risarcimento di un ipotetico danno d’immagine- già quantificato in circa 50mila euro- derivante dal processo penale conclusosi con l’assoluzione del sindaco Giovanni Moscatiello e degli altri imputati.

L’istruttoria del procedimento riguardante la possibilità o meno di intraprendere tale azione è attualmente già incardinata ed avviata dal funzionato competente, Valeria Maiorano, a capo dell’Ufficio Avvocatura del Comune.

La proposta è stata messa ai voti e respinta.

La maggioranza spiega il perché del voto contrario: «La materia è di esclusiva competenza della Giunta comunale. Nonostante l’apertura dimostrata, non abbiamo ritenuto di accogliere la richiesta dell’opposizione di dare 10 giorni di tempo per l’espletamento dell’istruttoria ed il successivo passaggio in Giunta. Tale richiesta appare non solo infondata giuridicamente, così come sottolineato dallo stesso dirigente dell’Ufficio Avvocatura, ma palesemente provocatoria  e strumentale».

Lo stesso avvocato Maiorano, convocato in aula, ha poi ribadito: «Già domani, venerdì 10 gennaio, avvierò un’indagine esplorativa per individuare un avvocato civilista d’alto profilo al quale richiedere un parere sull’argomento in oggetto, data la particolare complessità della questione sottesa e la connessione con il procedimento penale concluso. Non è possibile, a monte, quantificare in 10 o 12 o 15 giorni il termine entro il quale il parere sarà reso, né tantomeno appare deontologicamente opportuno imporre un termine al professionista esterno che sarà incaricato di redigerlo».

Il Consiglio comunale si è chiuso con la decisione di affidare alla Giunta la trattazione dell’argomento.

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