Nel pomeriggio di ieri 10 gennaio u.s. personale della 1ª Sezione – Criminalità Organizzata della Squadra Mobile e del Commissariato di P.S. Bagnoli, negli uffici della Squadra Mobile ha proceduto al fermo di indiziato di delitto di iniziativa di ESPOSITO Cristian nato a Napoli, classe 1991 e di COZZOLINO Salvatore nato a Napoli, classe 1985, in quanto gravemente indiziati del reato di estorsione continuata ed aggravata, in concorso tra loro e con persone in via di identificazione, con l’ulteriore aggravante dell’art.7 legge 203/91.
Nell’ambito del monitoraggio delle attività commerciali del quartiere di Bagnoli e sulla scorta di comuni attività info-investigative, della Squadra Mobile di concerto con la Squadra Investigativa del Commissariato di P.S. di Bagnoli, che ha concorso attivamente nelle indagini, procedeva all’escussione dei titolari di alcuni esercizi commerciali, al fine di accertare eventuali vicende estorsive che li vedevano coinvolti.
Il 9 gennaio u.s. un commerciante della zona di Bagnoli riferiva di una estorsione posta in essere in danno della propria attività commerciale dalla criminalità organizzata del quartiere che, a far data dal 22 dicembre scorso, aveva, dopo ripetute minacce ed atti intimidatori, richiesto e successivamente ottenuto una tangente di 1500 €.
Il commerciante ammetteva che nei giorni precedenti le festività natalizie Cristian ESPOSITO , che era una persona già nota al commerciante per averla più volte vista all’interno del quartiere oltre che per il fatto di essere il figlio di Massimiliano “lo scognato”, si presentava all’esterno dell’esercizio commerciale a bordo di una moto guidata da un altro giovane ed avvicinandolo gli intimava senza mezzi termini la consegna di una tangente estorsiva dell’importo di 1500 € per il giorno successivo, in quanto tutti all’interno del quartiere avrebbero dovuto corrispondere una tangente a titolo estorsivo per i carcerati.
Il commerciante cercando di destreggiarsi e nel tentativo di non consegnare i soldi esplicitava all’Esposito la propria infelice situazione economica ma l’Esposito però non recedendo minimamente dalla sua richiesta lo minacciava dicendogli che se non gli avesse consegnato i soldi avrebbe fatto un “brutto Natale”.
Il giorno seguente, infatti, si presentavano alcuni uomini a bordo di più autovetture posizionandosi in malo modo sulla strada, intralciando vistosamente il traffico al chiaro scopo di dare pressione al commerciante, ciò mentre ESPOSITO Cristian percorreva più volte la strada a bordo di una moto. L’autista di una delle auto scendeva dalla stessa fissando insistentemente la vittima, che capendo di trovarsi di fronte ad altri componenti della banda si avvicinava all’uomo, poi identificato per COZZOLINO Salvatore, consegnandogli i soldi richiesti.
Le immediate indagini avviate dal personale della sezione Criminalità Organizzata di questa Squadra Mobile e della Squadra Investigativa del Commissariato di P.S. Bagnoli consentivano di identificare due degli autori del grave reato in ESPOSITO Cristian, pluripregiudicato e COZZOLINO Salvatore gravato da piccoli precedenti di polizia.
Alla luce dei gravi indizi raccolti, considerato il profondo allarme sociale generato dalla estrema gravità del reato e della pericolosità degli indagati nel primo pomeriggio di ieri 10 gennaio, rintracciati entrambi gli indagati, in zona Bagnoli, venivano fermati ex art.384 c.p.p..
ESPOSITO Cristian annovera numerosi precedenti penali e di polizia anche specifici e risulta essere stato rimesso in libertà in data 31 luglio 2013 dopo aver scontato una condanna pari a 4 anni di reclusione a seguito della sentenza emessa dal Tribunale di Napoli il 28.12.2010 che sanzionava l’ennesimo tentativo estorsivo commesso in concorso con altri due noti pregiudicati della zona, inquadrati nel clan D’Ausilio, e sempre in danno di un commerciante del quartiere di Bagnoli/Cavalleggeri d’Aosta.
ESPOSITO è figlio di ESPOSITO Massimiliano alias “lo scognato” delinquente particolarmente efferato, destinatario di molteplici provvedimenti cautelari per crimini associativi, vero e proprio luogotenente e braccio armato del capoclan Domenico D’AUSILIO nel periodo tra il 1997 ed il 2002, anno in cui fu arrestato, tuttora ristretto e di NAPPI Maria Matilde, già sottoposta alla misura di sicurezza della Libertà Vigilata per anni due in esecuzione dell’Ordinanza emessa in data 09.11.2009 dal Magistrato di Sorveglianza di Roma. La NAPPI per il passato è risultata destinataria di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa in data 18.11.2002 dal Tribunale di Napoli in quanto indagata per reati di stampo camorristico. I due indagati, assolte le formalità di rito, venivano associati al carcere di Secondigliano a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.