Lo scempio dell’inedita area archeologica del suburbio pompeiano, che sorge in territorio di Torre Annunziata al confine con Pompei, è ampiamente documentato da un servizio pubblicato nei giorni scorsi dal settimanale “L’Espresso”.
E’ necessario che la Procura della Repubblica di Torre Annunziata avvii un’indagine per chiarire la sconcertante vicenda, accertando le eventuali responsabilità sui gravi fatti, anche per scongiurare altri danni al patrimonio archeologico individuato nell’area, nota in antichità come “Pagus Augustus Felix Suburbanus”.
Siamo preoccupati che lo scempio compiuto in quest’area archeologica, notoriamente ricca di insediamenti extraurbani sia produttivi che residenziali, tra cui la vicina “Villa dei Misteri” e la “Villa di Poppea” ad Oplontis, possa infliggere un ulteriore elemento negativo alla valutazione dell’Unesco riguardo la permanenza di Pompei e Oplontis nei siti dichiarati patrimonio dell’Umanità.
Antonio Irlando
Osservatorio Patrimonio Culturale