La Chiave Tattica di Bologna – Napoli, ecco cosa è andato storto!

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Per la prima del girone di ritorno il Napoli di Benitez conferma lo stesso schieramento tattico con Pandev alle spalle del Pipita Higuain. Il Bologna del neo tecnico Ballardini presenta un centrocampo a cinque con l’ex Pazienza in cabina di regia e Diamanti fra le linee alle spalle di Bianchi. L’atteggiamento tattico scelto dal Napoli nella prima frazione di gioco è quello del lancio lungo che parte già dalla difesa per saltare il centrocampo. Non si sviluppano trame offensive soprattutto perché nella giornata odierna c’è un Inler non in condizione, infatti, la scelta dell’acquisto di Jorginho doveva avvenire prima mettendo un centrocampista in più a disposizione dello spagnolo. Il Napoli non sviluppa gioco a differenza dei felsinei che hanno in Diamanti una vera e propria spina nel fianco, la sua mobilità tattica crea diversi scompigli nella retroguardia azzurra. Da registrare un R. Albiol che ha bisogno di respirare, di riposare, ma questo non accadrà fin quando non sarà acquistato un valido centrale difensivo. Non in giornata nemmeno la triade dei trequartisti, soprattutto perché il tecnico rossoblù presenta sulla carta una difesa a tre, ma in fase difensiva arriva addirittura con sei calciatori a difendersi. Manca la qualità di gioco, manca la palla filtrante per impensierire il portiere rossoblù Curci. La prima frazione di gioco si chiude con il Napoli sotto di un goal. La seconda frazione di gioco inizia con un Napoli alla ricerca del pareggio, ma il Bologna continua a difendersi con sei/sette calciatori. Il cambio tanto atteso arriva dopo undici minuti, quando Marek Hamsik rileva uno spento Pandev. La squadra azzurra inizia a macinare gioco e con il gioco arriva il goal del pareggio su calcio di rigore per atterramento dello svizzero Dzemaili.

L’autore del goal l’argentino Higuain. La manovra azzurra continua e dopo l’inserimento di Insigne al posto del belga Martens fa sì che la manovra azzurra continua e su un perfetto contropiede lo spagnolo Callejon porta il Napoli in vantaggio.  Dopo il vantaggio, ottenuto a dieci minuti dalla fine, il Napoli cambia atteggiamento tattico, predilige un possesso palla e non attacca più restando anche in vantaggio numerico per l’espulsione del rossoblù Kone. Questo modo di interpretare la gara non porta giovamento, infatti, il Bologna trova il pareggio per una dormita generale in difesa. La gara odierna ha fatto capire che le partite terminano quando arbitro fischia, proprio come diceva l’ex Boskov. La rosa è corta e per ambire a traguardi importanti servono rinforzi, acquisti di qualità, non si allarga la rosa tanto per farlo.

 

Nando Zanga

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