Ai cinque uomini sono state confermate varie accuse: sfruttamento della prostituzione, violenza sessuale di gruppo e rapine a danno delle stesse.
I Carabinieri del Comando provinciale di Napoli, questa mattina, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Napoli.
Le indagini dei carabinieri, coordinate dalla Procura della repubblica di Napoli, hanno accertato il coinvolgimento dei cinque arrestati in rapine seriali a danno di prostitute che esercitavano a Napoli e provincia.
Secondo quanto emerso dalle indagini, il gruppetto, tra giugno e luglio dello scorso anno, ha contattato alcune straniere, che si prostituivano nella loro abitazione, per prendere appuntamenti con loro.
I rapinatori, una volta entrati nelle abitazioni, fingendosi appartenenti alle forze dell’ordine, minacciavano le vittime con le armi e poi le rapinavano.
In alcuni casi, gli indagati, oltre a rapinarle, hanno costretto le donne a subire abusi. Grazie all’analisi dei tabulati telefonici, i militari sono risaliti agli indagati, poi riconosciuti dalle vittime. Un’ultima ordinanza non è stata ancora eseguita.
I cinque sfuttatori sono stati arrestati e condotti in carcere. In un momento storico come questo dove si parla spesso di femminicidio, l’arresto di cinque balordi aggiunge un’altra piccola vittoria per le donne sempre più spesso maltrattate da chi, anche se in maniera molto discutibile come in questo caso, avrebbe dovuto “proteggerle”
Luciano Annunziata