Gianni Morandi deve diventare il testimonial di una campagna mediatica contro il razzismo e l’antimeridionalismo negli stadi.
Quanto è avvenuto ieri a Bologna accade ormai ogni domenica in ogni stadio italiano dove gioca il Napoli.
Ieri è stata offesa anche la memoria di un grande della musica italiana come Lucio Dalla che ha celebrato con la sua “Caruso” la nostra tradizione canora.
La presa di distanza di Morandi è un atto di grande civiltà proprio perché stigmatizza il comportamento di alcuni suoi concittadini.
Mi auguro che questa occasione non venga persa e che il Coni e la Lega coinvolgano Morandi in una sana campagna di comunicazione che tenda a contrastare questo malcostume virale ormai inaccettabile.
All’uomo Morandi un grazie sentito ed il riconoscimento, caso mai ce ne fosse stato bisogno, che la sua grande umanità ed il suo senso civico riescono anche a superare la sua immensa bravura artistica.