Gianni Morandi, noto cantautore italiano, dopo gli atteggiamenti dei supporters del Bologna calcio pensa di rimettere la dimissioni dal suo incarico di presidente onorario. “Sarà un piacere quando il Vesuvio farà il suo dovere”, questo il testo di uno striscione comparso nella curva della tifoseria di casa allo stadio “Dall’Ara”.
A far “vergognare” Morandi sono stati anche i cori anti-Napoli poco prima del match quando nell’impianto spportivo bolognese risuonavano le note di “Caruso” cantate dal grande Lucio Dalla, uno che aveva il sangue bolognese ma una parte di cuore fortemente attaccata a Napoli. “Ieri allo stadio di Bologna è successo qualcosa di inqualificabile e di cui mi sono vergognato.
Prima dell’inizio della partita sono comparsi striscioni intollerabili contro la squadra e la città di Napoli e mentre le note di “Caruso” con la voce di Lucio risuonavano nell’aria, una parte della curva dei tifosi rossoblu ha cominciato a fischiare. Non credevo che il tifo fosse degenerato a questo punto.
Sono lontani i tempi quando lo stadio di Bologna veniva preso ad esempio per la civiltà e la sportività del pubblico presente, che sapeva addirittura applaudire la squadra avversaria quando giocava meglio della nostra. Non so quanti fossero ieri quegli incivili, capaci di un simile comportamento, razzista ed offensivo. Spero fossero pochi, ma certamente io non mi riconosco in loro, che oltraggiano la figura di Lucio e insultano gli avversari con questa maleducazione deficiente. E essere il presidente onorario, anche se è una carica simbolica e forse inutile, non mi piace più.”