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“Tuttinfila” a Pomigliano d’Arco in difesa della Terra dei Fuochi

manifestazione pomigliano

Sabato 18 gennaio a Pomigliano D’Arco si è svolta la Manifestazione “Tuttinfila”. Un corteo di circa duemila persone ha sfilato per le strade della città in difesa dell’ ambiente di quella che ormai è stata etichettata dai media come la “Terra dei fuochi”, urlando il dissenso e il malcontento di un territorio  massacrato dagli abusi delle Ecomafie.

Docenti  e alunni delle scuole superiori, scuole medie, il Comitato 18 gennaio, il Comitato Terra madre, la Fiom,  l’ACR,  l’Associazione Seminapace e “le Mamme vulcaniche” hanno  aderito al grande evento mediatico organizzato da don Peppino Gambardella parroco della chiesa di San Felice, dal Movimento Cinque Stelle, con Roberto Dei in testa, e da Sel con Antonio Barbati.

La fiumana è partita dalla stazione vecchia percorrendo tutta la zona antica della città delle fabbriche fino a giungere a Piazza Municipio.  Proprio sotto il Comune, dove sul palco centrale tra applausi e slogan sono intervenuti il dottor Luigi Costanzo, medico di base a Frattamaggiore, Ciro d’ Alessio, operaio della Fiat (fiom) e Don Aniello Manganiello parroco antimafia a Secondigliano. Il sacerdote, che tanto si sta battendo per il territorio campano violentato dalla camorra e dal malaffare, ha rilasciato testimonianze agghiaccianti su quello che egli stesso ha definito, un altro triangolo della morte, ovvero quello tra Pomigliano, Acerra e Nola.

La gente si chiede cosa ci sia sotto il Cis, sotto la superstrada Nola-Villa Literno, cosa viene realmente smaltito a Somma Vesuviana nella discarica in località De Siervo, cosa realmente abbiano scaricato i camion scortati dalle forze dell’ ordine nell’ 87 sul Monte Somma.

“Questa è la dimostrazione di una cittadinanza attiva che si è coordinata per uno scopo comune, surclassando la politica, in difesa del bene comune che è la nostra terra ed è solo l’ inizio”. Così ha dichiarato Michele Romano, giovane attivista di Terra Madre.

Il programma di queste associazioni è ben definito, si è richiesta, anche attraverso un manifesto, la mappatura dei siti contaminati con l’analisi delle falde acquifere; la bonifica delle aree sotto il controllo della comunità; la tutela e la promozione del settore agroalimentare sano Campano e un registro tumori in Campania, operativo ed efficiente. Salvare la nostra terra e le realtà economiche ed agricole che si accompagnano ad essa e contrastare le amministrazioni locali che non hanno e non danno oggi un piano serio per la raccolta rifiuti e lo smaltimento di quelli tossici.

Un “modus operandi” attraverso la sensibilizzazione di massa affinchè non si resti più indifferenti a statistiche che parlano chiaro. Il tasso dei tumori e delle malattie legate all’inquinamento derivato dai roghi e dallo smaltimento illegale di vernici chimiche e sostanze tossiche è arrivato a numeri allarmanti. I criminali dell’ ambiente e un sistema politico malato stanno ammazzando la nostra terra e compromettendo il futuro dei nostri figli come dichiara lo slogan dei bambini delle scuole elementari “Via la spazzatura liberiamo la natura” e prepariamo ai nostri figli un mondo migliore e un  futuro possibile partendo dalla nostra terra.

Cinzia Porcaro

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