Esternalizzazione Ztl a Pompei, vince la Publiservizi. Lo Sapio: “ Chiederemo un’interrogazione parlamentare se dovesse servire”

Pompei cittàZtl, ticket bus e sosta a pagamento su aree pubbliche sono stati affidati alla Publiservizi. La società di Caserta, che già gestisce il servizio di riscossione dei tributi comunali, ha sbaragliato la concorrenza.

La procedura di aggiudicazione è stata espletata a porte chiuse nell’ ufficio del VII settore per gli Affari Finanziari, alla presenza della commissione dell’ente comunale presieduta dal dott. Eugenio Piscino e dai rappresentanti legali delle aziende che hanno partecipato alla gara d’appalto. Nessuna possibilità per i cittadini di assistere al procedimento. Un’esclusione motivata da esigenze di ordine pubblico, rese note in un avviso a firma dal dirigente comunale Piscino.

Un modo di procedere che ha suscitato non poche polemiche fra le associazioni di categoria per il comparto commerciale. E a nulla sono valsi i tentativi per chiedere un rinvio anche solo di pochi giorni della procedura d’affidamento. Richiesta che era stata avanzata dagli imprenditori pompeiani per chiedere un incontro preliminare con il commissario prefettizio e discutere con lo stesso delle criticità contenute nel piano di privatizzazione della Ztl. Un posticipo chiesto a gran voce ma che non è stato accolto. La volontà dell’ente comunale è stata ferrea. Una determinazione sorda che è stata confermata anche da Carmine Lo Sapio, dirigente provinciale del Pd e fondatore del laboratorio politico Elaboriamopompei.images

“Non c’è stata possibilità alcuna di ottenere un rinvio dell’apertura delle buste, anche solo di qualche giorno, per avere a disposizione il tempo utile per illustrare al commissario prefettizio i numerosi problemi presenti nel progetto di esternalizzazione della Ztl con annessi servizi accessori” – esordisce così Lo Sapio continuando – “Prima che iniziasse la procedura d’affidamento negli uffici del VII settore ho incontrato la commissione comunale presieduta dal dott. Eugenio Piscino, chiedendo alla stessa di prendere in considerazione l’ipotesi di un posticipo. La risposta è stata secca e decisa ed è andata da subito nella direzione di procedere senza se e senza ma. Il tutto poi è stato reso ancor più perentorio dalla decisione di chiudere le porte ed impedire ai cittadini di poter assistere all’apertura delle buste, adducendo delle improbabili motivazioni di ordine pubblico a firma dello stesso dott. Piscino peraltro. Ordine pubblico che non spettava certo a lui stabilire, ma al questore casomai”.

“Comunque – insiste il fondatore di Elaboriamopompei – andremo avanti in questa faccenda e come esponente provinciale del Pd chiederò l’interessamento anche a livello provinciale sollecitando pure un’interrogazione parlamentare se dovesse essere necessario. Pompei vive una congiuntura difficile e triste ed è arrivato davvero il momento di fare un gioco di squadra per cercare di salvare il salvabile”. Le associazioni di categoria per il comparto commerciale sono compatte più che mai nel dare battaglia a questo ennesimo colpo violento inflitto alla città di Pompei. A loro – conclude Lo Sapio – rinnovo la mia vicinanza e tutta la mia piena disponibilità”.

Una posizione netta quella del fondatore di Elaboriamopompei che vanno nella direzione di avviare delle azioni politiche ben precise. Ed anche le associazioni di categoria (Adap, Ascom, Cidec e Confcommercio) non stanno certo con le mani in mano. Proprio in queste ore sono state avviate delle azioni legali che verranno inoltrate alle sedi preposte.

Marianna Di Paolo

 

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