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Investì e uccise i rapinatori. Napoli via Posillipo, fu omicidio volontario

rapina a posillipoNon ci sono dubbi per la Procura. Quello che apparentemente era sembrata una tragica disgrazia il 10 agosto scorso a Napoli in via Posillipo, fu omicidio volontario.

La Smart che ad altissima velocità inseguì ed investì il 18enne Alessandro Riccio e del 17enne Emanuele Scarallo, entrabi deceduti a seguito dello schianto, non fu una perdita di controllo, ma un atto volontario.

La mancanza dei segni di frenata, le immagini di una telecamera di sorveglianza, le contraddizioni sulla versione dei fatti hanno portato gli inquirenti a convincersi della colpevolezza del giovane alla guida. La Procura, infatti, si appresta a chiedere il rinvio a giudizio di Leonardo Mirti, che dovrà rispondere di omicidio volontario.

Nei guai anche la ragazza che viaggiava a bordo dell’auto guidata da Mirti. La Procura ha deciso di notificare un avviso di garanzia anche alla giovane che al telefono con alcuni parenti, si sfogava su quanto avvenuto, rivelando una versione differente rispetto al racconto fatto ai pm.

Le dure immagini di quella notte di follia fecero il giro del web. Impressionanti i due corpi che schizzano via e l’auto che travolgeva tutto quello che incontrava, piombando impazzita sul motorino sul quale viaggiavano i due giovani, sul marciapiede opposto piegando cartelli e barriere.

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