Le sue vittime, erano tutte donne di età compresa tra i 64 ed i 74 anni e, nell’arco temporale di un paio d’ore, né ha rapinate 3.
Grazie al tempismo degli agenti della sezione “Volanti” dell’Ufficio Prevenzione Generale, Valentina Lucarelli, 28enne del quartiere Secondigliano, è stata sottoposta a fermo di P.G. ed arrestata perché responsabile del reato di rapina.
La donna, infatti, a bordo di un’autovettura Fiat Brava, intestata al convivente pregiudicato, adocchiava le sue vittime e, con un pretesto, le avvicinava per poi impossessarsi delle borse che indossavano.
La prima rapina, in ordine temporale, è avvenuta in Via Cassiodoro, ove è rimasta vittima una donna di 69 anni.
La vittima, dopo l’azione fulminea, ha anche inseguito la rapinatrice sino all’autovettura, parcheggiata poco distante, riuscendo a recuperare dei documenti sul sedile posteriore, credendoli suoi, accorgendosi solo dopo che erano di altra persona.
I poliziotti, infatti, hanno accertato che, ancor prima Lucarelli, in Viale Traiano, aveva rapinato una donna di 64 anni, che era stata raggiunta alle spalle.
La 64enne, a causa del violento strappo della borsa, ha riportato lesioni alla mano e ad un dito, guaribili in 7 giorni.
Poco più tardi, una donna di 74 anni, notata la volante della Polizia in transito in Viale Traiano, ha raccontato d’esser stata vittima di una rapina ad opera di una donna, mentre era intenta a salire i gradini dell’autobus.
Lucarelli, così come accertato dagli agenti, notata l’anziana signora alla fermata dell’autobus, l’ha avvicinata con il pretesto di chiedere informazioni circa la tratta di percorrenza dell’autobus, strappandole con violenza la borsa che indossava a tracolla, tanto da procurarle lesioni guaribili in oltre 10 giorni per un forte trauma alla spalla, con sospetta frattura.
I poliziotti, grazie alle descrizioni somatiche fornite dalle vittime, nonché all’autovettura utilizzata per compiere le rapine, con il coordinamento della Sala Operativa, sono riusciti ad intercettare e bloccare la 28enne, che è stata condotta al Carcere di Pozzuoli.
La Polizia ha recuperato e restituito la refurtiva alle vittime.
