Napoli, una botola sotto al divano per accedere alla “serra indoor” della marijuana

marijuanaAttraverso una botola, ubicata sotto il divano del vano cucina del suo appartamento, si accedeva in un locale che aveva adibito a vera e propria fabbrica per la coltivazione, la produzione e l’essiccazione di sostanza stupefacente, col chiaro fine di spacciarla.

Gli agenti del Commissariato di Polizia “Bagnoli”, nell’ambito di una più vasta indagine di polizia giudiziaria, circa il triste fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, sono riusciti ad arrivare sino all’abitazione di Alberto Infante, di 47anni, nel Rione Loggetta.

I poliziotti, che solo 3 giorni fa, avevano eseguito l’arresto del cognato, Aldo Lucariello, perché responsabile del reato di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina, stamani, hanno effettuato una perquisizione domiciliare nell’abitazione dell’uomo, scoprendo la botola, della quale il 47enne, custodiva le chiavi nella tasca dei pantaloni.

Nell’accedere nel vano sottostante l’abitazione, che era stato rivestito con materiale isolante, al fine di proteggerlo dall’umidità e dalla muffa, è stato rinvenuto un impianto completo per la coltivazione in serra, composto da sistema di aereazione, misuratore di acidità del terreno, lampade alogene per la riproduzione della luce e calore solare, concime liquido, sacchi di terriccio, ventilatori per l’essiccazione, impianto elettrico con 14 prese e 9 trasformatori fissi, un climatizzatore, un timer, un sistema di depurazione a carboni attivi, nonché un bilancino di precisione, forbici da potatura e tanto altro ancora.

Gli agenti, inoltre, hanno rinvenuto e sequestrato delle buste in cellophane, contenenti oltre Kg. 1,400 di marijuana già essiccata e pronta per il confezionamento in singole dosi.

L’uomo, responsabile del reato di coltivazione, produzione e detenzione al fine di spaccio di sostanza stupefacente, è stato condotto dai poliziotti al carcere di Poggioreale.

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