“La capolista se ne va” cantano i tifosi granata al termine della goleada che capitan Basso e i suoi rifilano alla malcapitata Real Nocera Superiore. Tanto ormai la strada i ragazzi di mister Ulivi la conoscono benissimo: sempre diritto. Velocità media: tre punti a partita. Destinazione: primato solitario. Si, perché non è che ultimamente l’Atletico Vesuvio Herculaneum abbia cambiato ruolino di marcia (la media punti è sempre di 2,5 a partita), piuttosto sono le inseguitrici che sembrano non riuscire a tenere più l’inarrestabile passo degli ercolanesi, che mostrano al Ponticelli (- 5) ed alla Juve Pro Poggiomarino (- 6) quasi soltanto la targa: l’Herculaneum non corre, vola. E certo non poteva essere la sfida casalinga con l’ultima della classe a rallentare il cammino granata.
In realtà per i primi quindici minuti – complice forse una formazione di partenza orfana di giocatori del calibro di Casonaturale, Falanga, De Faenza e Capece – i padroni di casa stentano a decollare, con una gara fino a quel momento avara di emozioni. E così, quando bomber Liccardi al 19’ suona il primo squillo (collo piede al volo sotto l’incrocio da dentro l’area), nessuno potrebbe immaginare che quella sarebbe stata solo la prima delle sette note suonate dall’Herculaneum. Lo spartito comincia a prendere forma, però, già una decina di minuti più tardi, quando ancora Liccardi insacca di testa una punizione laterale battuta da Franco. A pochi istanti dallo scadere del primo tempo ancora protagonista il numero undici di casa, abile a conquistarsi un penalty poi trasformato dall’altro centravanti, Bianco. Il primo atto si conclude così sul 3-0. Alla ripresa l’Herculaneum riduce praticamente in macerie un Real Nocera ormai barcollante. Giungono, infatti, altre quattro reti, tutte a compimento di azioni davvero di pregevole fattura: più che un taccuino servirebbe un pentagramma.
E’ Bianco (doppietta anche per lui) a riaprire le danze, andando ad incornare una bella palla servita da Luareto al 57’. Il 5-0 è opera, invece, di Cozzolino, il quale a tu per tu col numero uno ospite non fallisce. I locali giocano ormai sul velluto, imbastendo azioni da capogiro: in campo non c’è una squadra, c’è un’orchestra. Ma la sinfonia più bella è del singolo. All’85’ Russo batte corto un angolo e poi fa partire un arcobaleno imparabile ed impensabile che termina la sua corsa sotto l’incrocio più lontano. Il sigillo finale, però, giunge all’89’, quando Laureto mette a segno il 7-0 conclusivo. Il delirio vero e proprio, invece, scatta pochi istanti dopo, quando sulle tribune del “Solaro” giungono le notizie della sconfitta del Ponticelli e del pareggio del Poggiomarino. Sette note, insomma, un solo coro: “la capolista se ne va”.
E domenica la corazzata di patron Mazzamauro avrà la prima chance di effettuare una vera e propria fuga, visto che andrà a far visita al Mugnano City, la terzultima del girone. Prima di ospitare in casa proprio la Juve Pro Poggiomarino, e magari staccarla definitivamente.
Michele Di Matteo