«È un outing assai preoccupante quello del presidente Caldoro sull’abolizione delle Regioni: ammette di essere stato a capo, per quattro anni, di un Ente secondo lui inutile. In pratica, l’autodenuncia di un fallimento».
Lo ha detto Paola Raia, capogruppo regionale di «Forza Campania».
«Chissà perché è maturata questa consapevolezza nel governatore a poco più di un anno dal ritorno alle urne – ha continuato la Raia – e soprattutto perché si accorge solo ora di queste criticità, a suo dire. Se poi, invece di un discorso sui massimi sistemi, vogliamo calarci nel “caso Campania”, allora possiamo ben dire di essere messi male. Del resto, il gruppo “Forza Campania” nasce esattamente per contestare l’immobilismo ed, in alcuni casi, l’incapacità della classe dirigente regionale – ha sottolineato ancora il capogruppo –. Le Regioni, e la Campania non fa eccezione, dovevano e devono essere luogo di legiferazione e di programmazione, oltre che di devoluzione delle funzioni agli enti delegati, a partire dai Comuni per finire alle Comunità montane. Si sono trasformate, invece, potenti strumenti di gestione. Questa sì, che è una grave inadempienza contrattuale con gli elettori».
«La Regione Campania rientra nell’Obiettivo 1 – ha proseguito la Raia – e per questo ha a disposizione miliardi di euro di fondi comunitari per investimenti e progetti di rilancio dell’economia e dell’occupazione, ma davvero pochi sono stati i passi in avanti, fatti in questi anni, in questa direzione. Forse, ne abbiamo fatto qualcuno indietro. Gli sprechi, le inefficienze, le sovrapposizioni normative e la mancata programmazione del territorio non sono certo colpa delle Regioni, ma di chi le amministra: questa è la vera grande questione. E se il Presidente Caldoro lancia la proposta dell’abolizione, lui che amministra la seconda Regione d’Italia, mi viene da pensare che sta sconfessando il proprio operato politico».
«In ogni caso, ci aspettiamo che il presidente venga a dichiarare in aula che il Consiglio regionale è un organo inutile, confrontandosi con chi crede che la massima assemblea legislativa della regione sia e resti un luogo di confronto, di analisi, di valutazione e non di ratifica di decisioni prese altrove, come purtroppo è accaduto finora. Dunque, alla luce delle dichiarazioni del presidente Caldoro – conclude il capogruppo Raia – dobbiamo ipotizzare un suo disimpegno per le prossime regionali? È questo il preannuncio del suo addio?»