Terra dei fuochi, la facilità del falso

Terra dei fuochi, tanto se ne parla, tanto se ne scrive. Tanto da commentare ultimamente per situazioni non proprio recenti, non sorte negli ultimi mesi.

larva photoshopEppure, se è vero che giusto sia informare, nell’era del social network, della condivisione di ogni genere di notizia, sfugge di mano  il dovere di verificare la veridicità della notizia prima di farla di tutti con le condivisioni di matrice facebookiana e non.

Succede, allora, che in poche ore sulle bocche e sugli smartphone (et similia) di tutti impazza una “notiziona”. Poi, si sa, a noi piace credere all’inverosimile, piace essere stupiti ogni volta da cose che hanno un retrogusto altamente improbabile.

Nasce dai network casertani, si diffonde rapidamente e in poche ore la maxi-bufala diventa verità.

Quella che al bar rimbomba, quasi con compiacenza assurda, racconta di una maxi-larva caduta da un albero nella “Terra dei Fuochi”.  La larva, nello strambo caso casertano, corrisponderebbe al punteruolo rosso, il killer silenzioso protagonista della nostra ultima estate, l’insetto che ha sterminato migliaia di palme giganti dell’Italia centro-meridionale. Tale “larva” sarebbe caduta al suolo a Capriati al Volturno da una palma morta, emettendo addirittura suoni equini.

Il punteruolo rosso, come noto, ha dimensioni molto esigue, ma le radiazioni dei rifiuti possono causare mutilazioni e alterazioni genetiche e ingigantire non solo un insetto, rendendolo grosso quanto un comune maiale, ma anche rendere vero e attendibile  l’impossibile.

“I vigili del Fuoco hanno rinvenuto a Capriati al Volturno una larva gigante di punteruolo rosso, (Rhynchophorus ferrugineus) micidiale parassita di molte specie di palme, famosa per aver distrutto milioni di piante negli ultimi tempi in Italia. La larva, dalle dimensioni incredibili, era ancora viva ed emetteva acuti striduli da poter essere confusi con un nitrito di cavallo”, queste le esatte parole riportate dai web campani.

Inutile aggiungere che i primi a palesare stupore sono stati proprio i Vigili del Fuoco, contattati per verificare quella che pareva strana come notizia.

La notizia era corredata da foto, ovviamente create con Photoshop.

Perché con un computer tra le mani tutto è possibile.

Anna Di Nola

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