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I Borbone tornano a Napoli per la beatificazione della Regina Maria Cristina

famiglia realeTornano a Napoli i discendenti dei Borbone, ultimi re delle Due Sicilie, in occasione della beatificazione della Regina Maria Cristina.

Sabato 25 gennaio, presso la Basilica di Santa Chiara, una Messa solenne sarà celebrata da Sua Eminenza il Cardinale Crescenzio Sepe, Arcivescovo di Napoli.

L’intera Famiglia Reale con il Principe Carlo di Borbone, Duca di Castro, la Principessa Camilla, Duchessa di Castro e le principessine Maria Carolina, Duchessa di Palermo e Maria Chiara, Duchessa di Capri, sarà in città già venerdì 24 gennaio per una lunga serie di incontri, manifestazioni e appuntamenti, in particolare nelle zone più popolari e disagiate, nel segno della solidarietà cristiana da sempre fondamentale per la Casa Reale e per il suo Ordine Cavalleresco, il Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, e nel segno della grande figura di Maria Cristina, moglie di Ferdinando II di Borbone e madre dell’ultimo re, Francesco II.

Sono previste, per venerdì, la visita presso i Vincenziani della Fondazione Rione Sanità di Napoli, cui saranno donate attrezzature elettroniche e multimediali, ed una cena privata, in un prestigioso circolo napoletano, con i membri delle famiglie reali ed altri illustri membri di famiglie partenopee.

Sabato 25 gennaio si terrà un incontro con i giovani e con don Francesco Cirino, presso la parrocchia di San Pietro Apostolo di San Pietro a Patierno a Secondigliano.

Tanti eventi ed iniziative per ricordare Maria Cristina, la sposa di Ferdinando II di Borbone, che il 30 novembre 1832 giunse a Napoli, per rimanervi solo tre anni, gli ultimi della propria vita, sufficienti per essere acclamata dalla corte e dal popolo come la “Reginella santa”.

Accanto al giovane sovrano, ella conservò le proprie religiose abitudini, sostenne con l’amore le decisioni importanti del re e conquistò il popolo di Napoli con  sollecita e straordinaria carità. Attingendo al suo personale patrimonio, soccorse con prodigalità i poveri, secondo le richieste che le giungevano dalla città e dal regno.

Con la sua intercessione, salvò molti condannati a morte, ottenendo che la pena capitale fosse commutata in una più lieve. Tra le opere sociali da lei promosse, oltre alla dotazione delle ragazze povere e alla costruzione di letti per gli indigenti, va ricordata la riattivazione dell’industria della seta presso gli opifici del Real Sito di San Leucio di Caserta, e ciò a vantaggio dei coloni di quelle terre.

Dopo aver chiesto insistentemente a Dio il dono della maternità, che sembrava tardare, coronò il suo breve regno con la nascita dell’erede, Francesco.

Come molte donne, e molte regine, dell’epoca, morì per i postumi del parto dopo avere dato alla luce l’ultimo re di Napoli. Era il 31 gennaio 1836 e la regina aveva solo ventitré anni.

Fu sepolta nella chiesa di Santa Chiara a Napoli, e proprio in quel luogo sarà celebrata e beatificata, nel cuore di quella città che, seppur per poco, la vide e la accolse come si suole fare con le regine.

Agnese Serrapica

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