C’è di tutto, il riso e il pianto, la gioia e il dolore, il canto, la morte metaforica e la voglia di rinascere, una vis comica irresistibile, i sentimenti più biechi e, per fortuna i buoni sentimenti che alla fine hanno la meglio.
Giò di Sarno, Gabriella Di Luzio e Sara Pastore l’hanno voluto tenacemente, se lo sono cucito addosso scrivendone i testi e l’hanno visto crescere giorno, dopo giorno sotto le loro penne pungenti, irriverenti, talvolta al vetriolo. Storie di vita intrise di amarezza, risvolti tragicomici e terribili segreti, che si celano dietro i sorrisi di circostanza, il gioco delle parti che conduce le tre eroine a indossare maschere pirandelliane. Spaccati familiari o solitari che nascondono scomode verità, alterchi da cortile e confessioni inconfessabili, pretesto per cantare canzoni di ieri, di oggi e di sempre, “jingle” originali su musiche note, un cocktail esilarante e vincente di generi teatrali che, partendo da atmosfere evocative, passa per il musical, accarezza la farsa e addirittura la sceneggiata, attraversa il grottesco, strizza l’occhio all’avanspettacolo culminando in un’esilarante passerella finale. Le tre protagoniste, artiste a tutto tondo, sono veramente irresistibili.
Chi sono
Sara Pastore, una bambolona dalle curve morbide e capelli kilometrici alla lady Godiva (ma non sono i suoi soli punti di forza!!), egregiamente esaltati da una voce da soprano meravigliosa, che mette bene in mostra con acuti da grande professionista della voce, attrice dalle corde comiche ed ironiche, richiesta al cinema da un fuoriclasse della regia come Pupi Avati.
Gio’Di Sarno, nata ad Ottaviano (Na), ha vissuto a Poggiomarino, trasferendosi giovanissima a Roma. Zigomi mediterranei, occhi penetranti dai quali può partire una carezza o una coltellata, temperamento sanguigno che mette al servizio della scena con garbo, professione e passione, producendosi in spettacoli che hanno lasciato il segno, una vis drammatica che cattura lo spettatore e la imprime a caratteri di fuoco nel cuore della gente. Ospite dal grande Gigi Marzullo in diversi “Sottovoce”…
Gabriella Di Luzio, fisico da pin up esaltato da registi come Fellini e Tornatore, occhi in cui sono impressi i sentimenti più forti ed estremi e le passioni della sua città, Napoli. E’ vista dalla stampa come “l’ultima sciantosa”. Ha saputo attraversare tutti i generi teatrali con prestigiose compagnie e da “one woman show” si è autoprodotta in spettacoli di grande successo.