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Cane massacrato: i medici gli hanno salvato la vita

quisisana_cane_massacratoLa notte più lunga è passata per lo sventurato cane massacrato a colpi d’ascia. È ancora vivo e questa è una bella notizia.

Dopo la crudele aggressione subita nei boschi di Quisisana a Castellammare di Stabia, i tremendi colpi e le orrende ferite, l’animale era giunto in fin di vita all’ambulatorio del Servizio Veterinario Sanità Animale della Asl di Pompei.

In questo luogo ha trovato tutta la competenza e la professionalità dei medici veterinari che lo hanno strappato letteralmente alla morte. La ferita era orrenda – raccontano gli specialisti – il cane aveva perso molto sangue ed era in un forte stato di ipotermia.

Con un delicato intervento chirurgico i medici gli hanno ricostruito i tessuti muscolari lacerati dal brutale colpo e hanno richiuso la ferita con numerosi punti di sutura. Purtroppo nel corso dell’operazione non è stato possibile salvare la coda, seriamente danneggiata, che è stata perciò amputata.

La notte per fortuna però è passata e, tutto sommato, il cane ora sta molto meglio. I veterinari ancora non si sbilanciano, molte le complicazioni post operatorie che potrebbero insorgere. L’ottimismo tuttavia non manca e, facendo i dovuti scongiuri, l’animale dovrebbe sopravvivere.

È un cane straordinariamente forte – proseguono i veterinari – già questa mattina voleva rimettersi in piedi e non ha rifiutato di assaggiare un po’ di cibo. Ora però è tempo di riposare e guarire.

Una volta rimesso – spiegano i medici – la procedura prevede che l’animale vada consegnato al canile municipale della città in cui è stato trovato. Il cane, anche se randagio, appartine per legge al sindaco di Castellammare.

Questa soluzione però non è delle migliori, sarebbe opportuno che lo sventurato venisse adottato da una persona di buon cuore. Dopo tanta crudeltà ci vorrebbe un po’ di amore e calore famigliare.

Chiunque fosse disposto a compiere questo gesto di grande umanità sicuramente non se ne pentirà, si tratta di un cane estremanente dolce ed affettuoso. La Asl, del resto, garantisce gratuitamente tutte le cure che in futuro dovessero servire. Per il momento a questo povero cane è stato impiantato il microchip identificativo, sarebbe bello però che avesse un nome vero.

Se qualcuno dei lettori è disposto ad adottare questo sventurato animale, può contattare direttamente il Servizio Veterinario Sanità Animale, sito a Pompei in Viale Unità d’Italia, oppure scrivere alla mail: ferdinando.fontanella@ilgazzettinovesuviano.com.

Ferdinando Fontanella
Twitter: @nandofnt

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