E-laboriamopompei serra le fila. Associazioni e movimenti politici aderiscono al laboratorio politico

Tutto pronto per la squadra di E-laboriamopompei. Si corre veloce verso le amministrative di maggio 2014. Associazioni e movimenti politici hanno aderito al laboratorio politico fondato da Carmine Lo Sapio. Un elenco preciso di nomi fornito a mezzo di comunicato diramato agli organi di stampa.

E-LABORIAMOPOMPEI SERRA LE FILA
E-laboriamopompei continua il suo percorso di confronto tra le associazioni ed i movimenti civici che hanno aderito al suo progetto politico e la città per delineare il programma di governo da sottoporre all’elettorato nella prossima tornata elettorale.
“Tutte le associazioni ed i movimenti che fanno parte del nostro laboratorio politico partecipano con pari dignità. Dobbiamo considerarci tutti fondatori di questa nuova compagine politica, così come lo saranno chi si unirà a noi nel prossimo futuro. Nessuno può vantare la genesi di questa realtà, tantomeno qualcuno dovrà sentirsi un aggregato”.images

Queste le associazioni ed i movimenti che hanno aderito:

PIÙ POMPEI presieduta da Antonio BARONE
POMPEI CAMBIA presieduta da Daniele CIRILLO
POMPEI FUTURA presieduta da Vincenzo DEL GAUDIO
le tre associazioni sono coordinate da Vincenzo GAROFALO
DEMOCRATICI RIFORMISTI guidati da Bartolo MARTIRE e Giovanni FUSCO
IMPEGNO DEMOCRATICO guidata da Alfredo ALLARIA ed Alfredo
BENINCASA
VALORI E DIRITTI coordinata da Giuseppe DEL REGNO e Walter SESTRI
POMPEI INSIEME presieduta da Franco GALLO
ACCADEMIA DELL’ANIMA rappresentata da Rosaria LONGOBARDI
AMICI INSIEME PER POMPEI coordinati da Nunzio Luigi COPPOLA coadiuvato
da Peppe IZZO e Giuseppe BRUGNO
CITTADINI DI VIA NOLANA presieduta da Antonio ACUNZO
Il Partito Democratico, attraverso il segretario cittadino Vincenzo MAZZETTI, non ha mai fatto mancare
il proprio contributo di idee e proposte, non nascondendo la sua simpatia verso le iniziative e le finalità
del laboratorio.

Di seguito la dichiarazione ufficiale di Carmine LO SAPIO:
“Sono soddisfatto del lavoro concretizzato sino ad ora ma ancor di più dell’entusiasmo che è cresciuto in questi mesi intorno al nostro progetto. Abbiamo, sin dal principio, adottato un dialogo franco e chiaro con la città, evitando di scivolare nella sfera del populismo che può regalarti un momento di visibilità ma che non tiene conto della realtà. Ai facili applausi preferiamo dire ai nostri interlocutori la verità su come la pensiamo, senza nasconderci dietro frasi ad effetto e precostituite. Non abbiamo mai rincorso sigle e movimenti per mostrare i muscoli. Ci siamo sempre impegnati a portare avanti nel migliore dei modi le nostre iniziative: il confronto con la città, gli appuntamenti politici e quelli per elaborare il programma che guiderà la nostra azione amministrativa. Attraverso questo operato siamo venuti in contatto con tantissime persone e gruppi che, apprezzando i nostri contenuti e la nostra metodologia di lavoro, hanno aderito al nostro percorso diventandone parte integrante ed assolutamente paritaria. Siamo in contatto con altri soggetti e realtà cittadine con cui ci stiamo confrontando e non escludo che in futuro ufficializzeranno la loro adesione. Ma è impensabile che tutte diventeranno liste elettorali, così come è improbabile dar vita ad una coalizione così ampia che creerebbe solo confusione e disorientamento nell’elettorato. Lavoreremo per trovare una giusta sintesi tra i soggetti che hanno aderito. Chi grida ai quattro venti che per salvare Pompei bisogna ‘mandare a casa’ i vecchi politici, scimmiottando Grillo, lo fa in modo del tutto strumentale per guadagnarsi un po’ di visibilità oppure ha la necessità di farlo perché non ha la forza di difendere le proprie idee attraverso il confronto. E non manca chi, la mattina fa questi annunci ed il pomeriggio chiama ‘vecchi esponenti’ della politica cercando di guadagnare il loro appoggio, magari attraverso incontri nascosti o affettuose telefonate. La gente deve aprire gli occhi, chi mette veti lo fa perché deve giustificare all’elettorato il suo fallimento nel cercare sostegno alla sua persona. Così come bisogna diffidare da chi ha una doppia morale. Una morale pubblica che invoca legalità e giustizia ed una privata, legata ai propri interessi personali e familiari che non coincide con quella di facciata e tanto sbandierata”

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