Nella gara di andata dei quarti di finale play-off della Adecco Cup 2014, sia la Givova Scafati, che la B. C. C. Agropoli sono uscite malconce: la prima ha subito un passivo pesante (-13) sul campo della Pall. Amatori Pescara (88-75), arrivata seconda alla fine del turno di andata nel girone C; la seconda, invece, si è fatta superare in casa dal Latina Basket (69-75), dominatrice assoluta del girone C. La compagine dell’Agro ha incassato una inattesa battuta d’arresto e sicuramente proverà a ribaltare la situazione, al cospetto di un avversario volenteroso e gagliardo, ma ampiamente alla portata dei gialloblù. Discorso diverso va invece fatto per i cilentani, che finora hanno disputato una stagione sopra le righe e che partivano sicuramente sfavoriti in questo match, ma ciononostante hanno venduto cara la pelle e giocato per larghi tratti alla pari del più quotato avversario.
Pochi giorni dopo, la reazione e la voglia di mettere alle spalle questa negativa esperienza di coppa ha premiato entrambi i sodalizi. La Givova Scafati, infatti, si è confermata la primatista del raggruppamento, andando a sbancare il parquet della Dynamic Venafro (46-69), al termine di una gara senza storie, nella quale gli ospiti hanno praticamente menato le danze dall’inizio alla fine. «E’ stata una vittoria di autorità – ha ammesso il tecnico gialloblù Sorgentone – nonostante le non perfette condizioni di Canavesi e Chiacig e il lutto che ha colpito in famiglia il giovane Izzo. Devo fare i complimenti a tutti i ragazzi per l’intensità difensiva. Dobbiamo imparare a far sempre la differenza e sono certo che al momento opportuno lo sapremo fare. La squadra da battere siamo noi, non temiamo nessuno, ma rispettiamo tutte le nostre avversarie». Anche il B. C. C. Agropoli si è confermato seconda forza del girone, imponendosi 84-66 sulla Pall. Molfetta, al termine di una sfida mai in discussione per i colori biancoblù, in vantaggio sin dalla palla a due, nonostante l’assenza di Romano (infortunato). «E’ stata la vittoria del gruppo – ha spiegato coach Paternoster – ottenuta con brillantezza, nonostante le tre partite disputate in soli sette giorni. Quando abbiamo aumentato la pressione difensiva, siamo riusciti a chiudere il match. Sono soddisfatto della prova degli under, che hanno ripagato la mia fiducia».
Antonio Pollioso