In merito all’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un dipendente comunale del Comune di Castellammare di Stabia, il sindaco Nicola Cuomo rilascia la seguente dichiarazione: «Sono molto triste dopo aver appreso dell’arresto dell’arch. Francesco Del Gaudio, responsabile dello sportello unico edilizia, dovuto ad un reato odioso e gravissimo qual è la concussione ai danni di un cittadino.
In questi casi così delicati – che coinvolgono anche aspetti umani, familiari e lavorativi- bisogna attendere con fiducia che la giustizia faccia il suo corso. Mi auguro che l’architetto riesca a dimostrare nel prosieguo del procedimento penale la sua estraneità ai fatti che gli vengono contestati per la sua onorabilità e per quella della sua famiglia.
Al tempo stesso mi metto anche nei panni del presunto concusso che ringrazio per aver avuto il coraggio civico di denunciare l’episodio ed invito ogni cittadino a non sottostare mai ad episodi delittuosi provenienti da dipendenti pubblici. Nel frattempo la dirigente del personale sta predisponendo il provvedimento per la sospensione dal servizio dell’arrestato.
Colgo l’occasione per ribadire che la lotta alla corruzione e agli sprechi sono per l’amministrazione da me guidata temi di
primaria importanza tanto è vero che pochi giorni orsono abbiamo approvato in giunta, con la delibera n. 2 del 23.01.2014, il piano triennale
anticorruzione con allegato il codice di comportamento dei dipendenti pubblici; attraverso questi strumenti l’amministrazione cittadina ha
individuato misure idonee a prevenire il rischio di corruzione.
Sottolineo, infine, che nel caso in cui il nostro dipendente dovesse essere rinviato a giudizio, il Comune di Castellammare di Stabia si
costituirà parte civile per ottenere il risarcimento del gravissimo danno all’immagine prodotto dal comportamento delittuoso.
Ringrazio, infine, le forze dell’ordine, in particolare il comando della Guardia di Finanza di Castellammare di Stabia, per l’apporto importante che danno alla vita democratica e civile in questi spiacevoli casi che minano la credibilità
delle istituzioni».