“Episodi di violenza, come quello della rapina dell’altra sera, sono intollerabili. Per quanto riguarda la microcriminalità avremo tolleranza zero”. Si è presentato così Fausto Lamparelli nuovo capo della squadra mobile di Napoli, che è arrivato in città in giornate particolarmente delicate. “L’episodio della rapina ha coinvolto tutti minorenni – ha dichiarato – ed è molto grave. Ci troviamo di fronte a ragazzi che per nulla commettono reati anche gravi.
Per portare via un semplice cellulare hanno accoltellato il giovane, che per fortuna non è in pericolo di vita. Quello che sorprende – ha aggiunto – è che, per quanto non si debba mai generalizzare, gli aggressori non appartengono ad ambienti criminali, vengono da famiglie normali”.
Il nuovo capo della mobile, originario di Benevento, ha lanciato un appello affinchè si realizzi una sinergia tra polizia e società civile:”La mia idea – ha affermato – è coinvolgere tutti gli attori. Quando arriviamo noi purtroppo è già tardi, ma se si parte dalla scuola e dalla famiglia, dall’educazione insomma, si può fare qualcosa”.
Laureato in giurisprudenza, Lamparelli, ha definito questo incarico a Napoli “molto prestigioso. Qui c’è l’università della polizia giudiziaria – ha dichiarato con un leggero sorriso – alla fine del mandato avrò due lauree”. Lamparelli, 51 anni, prima capo della squadra mobile di Bari e poi di Genova, ha alle spalle esperienze diverse rispetto a Napoli :”Qui c’è un hinterland più grande – ha chiarito Lamparelli – che fa aumentare il pericolo di fatti criminosi e il numero dei reati. C’è una criminalità particolarmente incisiva.
La complessità di Napoli sta poi nel dover affrontare altri tipi di criminalità, organizzazioni criminali diverse, come quella straniera che in collaborazione con la criminalità locale, si occupa anche di tratta di esseri umani e sfruttamento della prostituzione”. Il nuovo capo della mobile, pur sapendo che il capoluogo partenopeo gli potrebbe portare non pochi grattacapi, si è dichiarato “consapevole della complessità del lavoro, ma pieno di entusiasmo”. “E’ una partita che mi voglio giocare – ha detto – cercherò di far crescere il senso di sicurezza nel cittadino che spesso è basso. Vorrei creare un vero e proprio presidio di legalità a Napoli”.