Perché contestare Lorenzo Insigne?

C’è un’ombra che pesa come un macigno nella serata che sancisce il passaggio del Napoli alle semifinali di Coppa Italia, dopo aver battuto la Lazio. Sono quei fischi rivolti, si spera, da pochi stolti, a Lorenzo Insigne, al momento del cambio. Disapprovazione ingiustificata ed immeritata che non condividiamo nel modo più assoluto. Il giovane calciatore si è lasciato andare, rispondendo con un gesto di stizza che voleva dire: “Continuate pure se vi pare”. Lorenzo Insigne ha espresso un disappunto verso quegli stolti che lo contestavano.

insigne contestatoA costoro vorremmo chiedere: cos’altro dovrebbe fare il talento di Frattamaggiore per soddisfare i vostri esigenti palati? Di quali colpe, calcistiche, si è macchiato? Certo non sta giocando ai livelli di Pescara, piazza meno esigente e con minor pressione, né tantomeno sta segnando come allora: in questo Napoli però realizzano un po’ tutti, gli si può perdonare questo periodo di “polveri bagnate”. Da contraltare bisogna dire che Insigne è sempre propositivo in campo, ha il coraggio di provare la giocata, anche se non sortisce effetto, non declina responsabilità né si nasconde: cosa vorremmo imputargli?

Che dire allora del rendimento opaco fornito da calciatori rinomati come Inler, Pandev ed Hamsik? Il primo è la grande delusione di questo Napoli: gioco scolastico, si limita all’ordinaria amministrazione e poche volte osa, quando lo fa: sbaglia. Non incide in alcun modo nel centrocampo partenopeo, neppure l’ombra di quel calciatore ammirato ad Udine. Pandev molto discontinuo: alterna belle gare a prestazioni irritanti. Nelle giornate di scarsa vena risulta anche un peso per la squadra. Hamsik invece ha problemi tattici in questo Napoli: il modulo di Benitez soffoca il suo estro. Non riesce a trovare spazi per le sue percussioni, sta fornendo un rendimento al di sotto delle sue possibilità. Inler, Pandev ed Hamsik non stanno giocando secondo le loro capacità: nessuno però li mette in discussione. Hanno credito illimitato.

Non si comprende pertanto perché un gruppo di pseudo-tifosi napoletani si sia accanito verso Lorenzo Insigne, unico napoletano della squadra, peraltro calciatore di notevole prospettiva. Cosi facendo il ragazzo si demoralizza, crede di avere colpe che non ha: le prestazioni opache del Napoli non dipendono da lui ma dallo scarso rendimento fornito da questo o da quell’altro calciatore. Perché allora accanirsi su Insigne? Lasciamolo tranquillo, non graviamolo di responsabilità o di colpe che non ha; se forza qualche conclusione a rete o sbaglia qualche lancio in profondità non bisogna colpevolizzarlo: fa parte del gioco del calcio. Sol perché si chiama Lorenzo Insigne ed è napoletano dovrebbe essere perfetto e non sbagliare nulla? Anche i grandi campioni come Higuain sbagliano le giocate o qualche facile conclusione a rete come contro il Chievo.

Ma Insigne ha estro e bravura calcistica, classe e talento da vendere: quando sarà più sereno ed i critici lo faranno stare più tranquillo, delizierà la platea. I fischi dell’altra sera a Lorenzo Insigne non offendono soltanto il calciatore ma un’intera tifoseria che lo apprezza. Un esiguo gruppo di stolti non rappresenta la stragrande maggioranza di tifosi che vuole bene a questo giovane talento della nostra terra. Chi critica Insigne meglio che guardi le gare del Napoli nel salotto della propria abitazione.

Annibale Nuovanno

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