Dottoressa Sposato, cominciamo da lei. Qual è la genesi di Azione Riformista?
Il nostro movimento civico, che come ricordava Paola si rifà a Socialismo e Libertà, si propone di riformare i processi politici decisionali a partire dal cittadino. Tale associazione è radicata sull’intero territorio di Pompei e ha aderito da subito alla coalizione dell’Altra Pompei, la piattaforma politica di liste civiche che sostiene la candidatura a sindaco di Ferdinando Uliano. Tale piattaforma raccoglie istanze e suggerimenti della società civile, ma soprattutto accoglie coloro che, in modo trasversale, vogliono impegnarsi a dare una svolta e un nuovo slancio alla nostra città. Azione Riformista nella coalizione l’Altra Pompei s’impegnerà nell’immediato per un nuovo stile di governo per e con i cittadini all’insegna di sobrietà, legalità, credibilità e partecipazione. Saremo lontani definitivamente dai vecchi modi di fare politica e dai politicanti locali di sempre. Noi di Azione Riformista lavoreremo per una città futura che debba sostenersi sulle idee dei cittadini e sul dialogo propositivo che si trasforma in cultura urbana. I cittadini devono costantemente conoscere ogni atto del governo cittadino.
Qual è a suo parere, dottoressa Sposato, il maggiore handicap della città?
La città di Pompei ha due grandi risorse che, purtroppo, sono mal integrate con il territorio: gli Scavi e Santuario. Al di là di ciò, esistono anche dei problemi che mantengono viva la percezione negativa della città da parte del cittadino, come la disoccupazione, il degrado sociale, urbanistico, architettonico. Partendo da queste problematiche, ci siamo posti degli obiettivi, tenendo sempre ben in considerazione cosa ci possono offrire le due risorse menzionate in precedenza.
Quali sono, quindi, dott. ssa Sposato, le ricette della vostra associazione per cambiare lo status quo?
Mantenendo sempre il cittadino al centro del processo decisionale politico, la nostra strategia politica fa leva su due principali fattori di cambiamento: politiche di accoglienza e sociali. Le politiche di accoglienza svolgono la funzione essenziale di catturare i turisti che vengono a visitare la nostra città. Intendiamo proporre, ad esempio, delle iniziative che rivalorizzino le nostre strade e la loro capacità attrattiva, affinchè l’immagine di Pompei non sia associata solo ai banchetti di souvenirs di fronte al Santuario.
Altre politiche attrattive sono costituite dalla riqualificazione urbana del territorio, delle strade, soprattutto dove ci sono delle zone molto degradate. Queste iniziative possono andare a supportare anche un altro bisogno dei nostri cittadini ovvero quello dell’occupazione. Basti pensare a quante occasioni di lavoro può offrire la nostra città sia con manifestazioni sia con la riqualificazione. Su impulso del comune, molte persone possono andare a ricoprire numerose mansioni, attraverso dei bandi che verranno emanati “ad hoc”.
L’attuazione delle politiche sociali è il secondo compito di cui la nostra associazione intende farsi carico. Spesso, le politiche sociali vengono considerate sinonimo di mera assistenza alle persone bisognose. La nostra associazione, invece, vuole farsi carico delle politiche sociali intese come una serie di interventi che si fanno carico di migliorare la qualità della vita del cittadino, secondo l’assunto per cui la Politica è servizio.
In conclusione, architetto Marzullo, a chi si rivolge il vostro movimento?
Crediamo che siano state dette troppe parole. E’ il momento di lasciare lo spazio ai fatti e pensare all’Altra Pompei. Per questo noi di Azione Riformista intendiamo confrontarci con tutti i cittadini che vogliono mettersi in gioco per il rilancio di Pompei. Per noi è importante dare spazio ai Pompeiani che intendono metterci la faccia al di là dei partiti ormai falliti a livello locale e nazionale, perché noi perseguiamo un ideale più alto che è quello della politica.
Claudia Malafronte