I benefici economici della “zona franca” si possono aggirare intorno ai 98 milioni di euro, ed il presidente del Rotary Club Massimo Tito per chiarire il concetto ed illustrare la strada per ottenere questo tipo di agevolazioni per l’economica cittadina tenne anche un convegno svoltosi l’anno scorso nella sede centrale della Banca di credito popolare, a palazzoVallelonga.
Ma tante belle parole e poi il nulla, ed oggi la doccia fredda: Torre del Greco non è tra i comuni che potranno usufruire della “zona franca” a differenza di città limitrofe come Portici e Torre Annunziata.
Obiettivo prioritario della zona franca urbana è favorire, infatti, lo sviluppo di quartieri e aree caratterizzate da disagio occupazionale e con potenzialità di sviluppo: un concetto che iniziò a prendere forma nel 2009 con l’individuazione delle prime 22 zone – venti al Sud – per dare la possibilità alle imprese che si insediano nella totale o parziale esenzione fiscale e contributiva per un determinato periodo di tempo.
«Ci furono – ha detto Massimo Tipo – solo brevi e timidi contatti telefonici iniziali che rapidamente naufragarono. Poi il resto è storia». La presentazione del convegno terminava così: «In tale contesto, il Rotary club vuole dare il proprio contributo promuovendo un incontro di studio e di proposta con alcuni dei protagonisti del possibile e auspicato rilancio del nostro territorio».
Pensieri che oggi il presidente della commissione sviluppo territoriale del Rotary Club commenta così: «visti gli eventi – conclude Massimo Tipo – possiamo affermare che restiamo alla ricerca dei veri protagonisti dell’agognato rilancio».