Cosa si potrebbe fare per la quarta città della Campania affinché non diventi un dormitorio? La strada è lunga e in salita? Partendo da questi interrogativi l’avvocato Gaetano Frulio, neo presidente dell’assise di Torre del Greco, ha rilasciato un’intervista a il Gazzettino Vesuviano sulla crisi amministrativa, innescata dalle dimissioni del sindaco Gennaro Malinconico.
Il Centro Sinistra ha sostenuto la candidatura a sindaco dell’avv. Gennaro Malinconico. Su quali basi credevate in lui?
“Abbiamo scelto Gennaro Malinconico perché l’abbiamo ritenuto essere il campione di alcuni valori che avevamo posto alla base della campagna elettorale e, che ritenevamo, e che oggi ancora riteniamo, essere attuali e da perseguire con ancora maggior determinazione”.
Quali sono questi valori?
“La trasparenza, la legalità, la norma tradotta a favore della collettività e non dei gruppi organizzati o dei singoli amministratori. L’avvocato Malinconico non ha disatteso le nostre aspettative, sia ben chiaro. Ai comportamenti improntati alla trasparenza e alla legalità non ha unito quella fattività, quella capacità di essere amministratore anche dell’ ordinaria amministrazione, quella capacità di regalare un disegno di città differente da quelli finora conosciuti che ritengo necessarie per essere Sindaco di una città così importante”.
Nella lettera delle dimissioni, il sindaco Malinconico ha elencato alcuni punti raggiunti dalla sua Amministrazione, fra cui: l’ex palestra Gil oggi è un Centro polifunzionale, la pescheria è la sede del Comando dei Vigili Urbani, il Compartimento marittimo è rimasto a Torre del Greco. Tanti traguardi raggiunti, non le sembra?
“I punti raggiunti provengono da percorsi lontani. Questo accade però per tutte le Amministrazioni. Non possiamo appuntarci al petto queste medaglie senza però riconoscere che molte altre cose andavano fatte e potevano essere fatte”.
Il sindaco Malinconico, però, ha rilanciato il Programma Più Europa?
“Sì, è vero. Noi abbiamo ereditato un disastro dalla precedente Amministrazione. Sono circa 30 milioni di euro, tra la compartecipazione dell’Unione Europea, della stessa Amministrazione e, in alcuni casi, anche di privati, che avrebbero consentito a Torre del Greco di avere un reale rilancio infrastrutturale ed architettonico. Nello specifico l’idea iniziale prevedeva una rivisitazione della città che partendo dalla zona costiera pian piano si spingesse a monte rivisitando l’intera città”.
Quando è iniziato il programma Più Europa?
“Più Europa è iniziato nel 2008 e dovrebbe terminare entro la fine del 2015. Ad oggi, devo dire, siamo in ritardo con i lavori. Non posso imputare tali ritardi all’Amministrazione Malinconico, anzi essa ha rimarcato la sua laboriosità, nel momento in cui ha operato con successo sugli aspetti progettuali ed autorizzativi che erano stati lasciati assolutamente a se stessi da chi ci ha preceduto”.
Come hanno lavorato gli uomini più vicini al sindaco?
“Pur impegnandosi a fondo sui compiti loro affidati purtroppo i fatti non gli hanno dato ragione. Ritengo che si siano arenati sui problemi importanti che abbiamo ereditato cercando di affrontarli ma non risolvendoli, perdendo di vista la quotidianità che è linfa per qualsiasi amministrazione”.
Lei ha assunto un atteggiamento critico nei confronti delle scelte politiche del sindaco. Cosa chiedeva?
“Ho chiesto in più occasioni all’avv. Malinconico di prestare maggior attenzione all’ ordinaria amministrazione, cosa che è stata disattesa, tanto che ai non addetti ai lavori la città sembra che non abbia avuto un’Amministrazione fattiva per i diciotto mesi di questa sindacatura. Specificatamente ho parlato di piano parcheggi, mobilità sostenibile, trasporto pubblico, centro storico chiuso al traffico, centro naturale commerciale, conferenza programmatica per lo sviluppo, (che prevedeva il confronto con le associazioni di categoria e rappresentative del tessuto socio economico della città), e, comunemente con l’ex presidente del consiglio Dott. Filippo Colantonio, di ZFU. La risposta del Sindaco è stata insoddisfacente a questi richiami”.
Il sindaco Malinconico ha più volte richiesto un audizione, mai concessa, all’On. Stefano Caldoro, sulla spinosa questione dell’Ospedale Maresca.
Secondo lei, cosa avrebbe dovuto fare?
Malinconico ha giustamente ritenuto di poter parlare con le istituzioni, chiedendo a queste, nelle stanze a ciò preposte, di poter risolvere questo problema quantomeno rispettando gli accordi che l’amministrazione cittadina ed i comitati civici sorti a difesa del locale nosocomio avevano già formalizzato con l’allora commissario regionale alla Sanità. Purtroppo ha trovato i suoi interlocutori istituzionali e quindi, in merito, al Sindaco va riconosciuto grande impegno. Forse una partecipazione fisicamente più presente lo avrebbe aiutato ad essere maggiormente compreso dalla popolazione, ma questo non è evidentemente nelle corde di Malinconico”.
Come è possibile risolvere la questione dei rifiuti a Torre del Greco?
“Posto che abbiamo ricevuto un’eredità penosa dalla precedente amministrazione che aveva pensato al nuovo sistema di raccolta dei rifiuti in maniera assolutamente inadeguata per una città che vuole una gestione trasparente ed efficiente di un servizio fondamentale come appunto è la N.U ”.
Allo stesso modo non penso che la miglior soluzione sia il porta a porta spinto immaginato da questa amministrazione. Ritengo che un sistema misto possa soddisfare meglio le esigenze della città sia sotto il profilo dell’economicità sia per ciò che riguarda la peculiarità del territorio. In questo caso sarebbe opportuno realizzare più centri di raccolta incentivando i cittadini riconoscendo loro una premialità con detrazioni sugli importi da pagare per il servizio in proporzione a ciò che differenziano. Nei casi di impedimenti fisici o in altre particolare condizioni, si potrebbe completare il servizio con il porta a porta”.
Gli stipendi d’oro contribuiscono a pesare sul bilancio di un Comune?
“Ritengo che contribuiscono a delegittimare coloro i quali ne usufruiscono piuttosto che ad incidere negativamente sulle casse dell’amministrazione.
L’articolo 80 del T.u.e.l. (Il Testo Unico degli Enti Locali) prevede l’opportunità per i Consiglieri comunali che, anche una volta eletti, possano essere assunti; ciò comporta per l’Ente l’esborso della loro retribuzione in base al tempo che impiegano per attendere alle funzioni pubbliche piuttosto che al lavoro a cui dovrebbero essere dedicati.
Quando si parla di riduzione dei costi della politica ritengo che nei palazzi romani dovrebbero appunto rivisitare tale norma scellerata per essere veramente credibili”.
Si aspettava le dimissioni del Sindaco?
“No, è stata un sua scelta fatta, per quanto ne so, da solo, senza confrontarsi con la sua maggioranza”.
Quali scenari futuri sono ipotizzabili per Torre del Greco?
“Le scelte fatte nel passato sono le vere responsabili del decadimento di cui oggi siamo spettatori poiché, figlie dell’economia drogata dalle famiglie armatoriali e dagli importanti trasferimenti che da Roma arrivavano alla città. Tali condizioni di favore non hanno lasciato spazio alla programmazione e ad una visione dei percorsi virtuosi futuri che era nelle corde di questa città.
Nel momento in cui invece siamo stati costretti a guardarci allo specchio a causa delle vicissitudini degli ultimi anni, ci siamo trovati di fronte alle scelte improvvide che vengono da lontano e fatte da una classe dirigente inadeguata ed impreparata. Si è permesso alla florivivaistica, alla lavorazione del corallo e del cammeo, alla cantieristica ed a tutto ciò che era la vera ricchezza di questo paese, ivi compresa la marineria ed il commercio, di lasciare i luoghi natii per andare altrove se non addirittura scivolare nell’oblio.
Ora bisogna rimboccarsi le maniche e pensare come recuperare la dignità che questa città merita senza rimanere sulle rovine a piangere ciò che era e non potrà più essere, incominciando, per esempio, a mettere in rete i beni artistici e culturali della città, diventare attrattori turistici, protagonisti nel rilancio della costa Sud di Napoli. Il Vesuvio non è solo un ipotetico pericolo, ricordiamolo, ma anche una sicura risorsa del territorio su cui scommettere”.
Come è possibile far rinascere oggi Torre del Greco?
“Bisogna avere il coraggio di continuare a credere con ancora maggior veemenza ai valori ed alle idee poste a fondamento dell’ elezione di Gennaro Malinconico, essere consapevoli che i protagonisti del nostro domani siamo noi e solo noi e nessun fantasma del passato o miraggio del domani potrà soccorrerci.
Occorre far tesoro di quel (poco) di buono che ci viene dagli anni addietro e scommettere sulle grandi capacità e vitalità dei torresi”.
Rossella Saluzzo