Lombardi chiama, Caserta risponde: numeri da record per la Casertana

casertanaNumeri da record per la Casertana del presidente Lombardi e mister Ugolotti: 37 punti alla 23* di campionato, di cui 1 nelle prime tre giornate con Ezio Capuano, i restanti in 20 con il tecnico romano. A ciò si aggiungono i 16 risultati utili consecutivi e 3 reti al passivo nelle gare casalinghe. Risultato: 2* posto in classifica ad un punto dalla non irresistibile Nuova Cosenza. Come si arriva a tutto ciò ? Andiamo con ordine, avrebbe detto Antonio Di Pietro. Tutto nasce quando – preso atto che gli imprenditori locali erano refrattari alle sorti della blasonata Casertana – Giovanni Lombardi, imprenditore volitivo di Cava dei Tirreni, decise di investire la sua passione calcistica nei colori rossoblu’. La tifoseria locale – già illusa da promesse al vento di imprenditori poco avveduti o consigliati male – accolse Lombardi con un certo scetticismo. Credevano  fosse l’ennesimo imprenditore giunto a Caserta per lucrare sulla passione di una citta’. I casertani restarono ancora più’ perplessi quando Lombardi promise la Prima Divisione in pochi anni. Nel primo anno della gestione Lombardi la Casertana, campionato interregionale, dopo una rimonta realizzata nella seconda parte del torneo e nei play-off riusci’ a conquistare un meritato spareggio per accedere in Seconda Divisione, contro la Virtus Verona. Nel match decisivo disputato a Foligno, purtroppo, i falchetti persero la gara e l’accesso diretto alla categoria superiore. Giovanni Lombardi, uomo di parola, non si perse d’animo: disse che in caso di ripescaggio e di un paio di imprenditori disposti ad affiancarlo avrebbe mantenuto la parola. Garantiva il maggior esborso delle spese di gestione per il campionato di Seconda Divisione. Tra tanta inerzia due giovani imprenditori si fecero avanti: Giovanni Pascarella, sindaco di Valle Maddaloni, volto noto agli sportivi rossoblu’ per essere stato, prima, calciatore e poi presidente della Casertana in Lega Dilettanti. A Pascarella si affianco’ il dottor Pasquale Corvino, imprenditore nel settore medico-analistico, titolare di vari Centri Diagnostici, anch’egli amante dei colori rossoblu’ come Pascarella. Costoro nell’ambito delle proprie disponibilità economiche decisero di seguire Lombardi nel suo ambizioso progetto. La triade dirigenziale scelse come tecnico, all’inizio di quest’anno calcistico, l’istrionico Eziolino Capuano che oltre a pessime prestazioni di Coppa Italia, in tre giornate di campionato conquisto’ la miseria di un solo punto ! Capuano, reduce da qualche sporadico successo conseguito negli anni scorsi in altre piazze, aveva costruito il suo personaggio con tanti proclami e pochi fatti. L’istrione, dopo il suo esonero, disse finanche che a Caserta aveva lavorato con “un’accozzaglia di calciatori” ! Un’offesa al gruppo per giustificare il suo fallimento. Dopo la 3* di campionato la società decise d’ingaggiare il mite Guido Ugolotti, ex calciatore ma privo di un adeguato palmares da allenatore. Nessuno immaginava che il tecnico romano – noto per aver militato in squadre quali Roma, Campobasso, Pisa ed Avellino – fosse altrettanto capace quale allenatore. Ugolotti – rivitalizzando l’ambiente con la forza del lavoro e la credibilità personale – dopo 20 giornate di campionato ha conquistato 36 punti che sommato al punticino iniziale fanno i 37 attuali ed il secondo posto in classifica ad un punto dalla vetta. La Casertana disputerà le prossime due gare al “Pinto” contro Ischia e Sorrento. La passionale tifoseria rossoblu’ già sogna il primato assoluto. I casertani sostengono che il blasone impone la promozione in Prima Divisione da capolista e non in virtu’ delle nuove norme che promuovono le prime otto classificate. Ciò perché, come recita un coro dei suppotter: “Noi siamo la Casertana” ! Si ringrazia, comunque vada, lo staff societario, in primis il presidente Giovanni Lombardi e soprattutto mister Ugolotti per i numeri da record della sua Casertana. Tifosi rossoblù mobilitati per sostenere la propria squadra nel “rush” finale che condurrà alla Prima Divisione. Possiamo dire quindi a ragion veduta che: “Lombardi chiama, Caserta risponde: rossoblu’ sono i nostri colori” !

Annibale Nuovanno

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