La Chiave Tattica di Atalanta-Napoli: “Gli errori dei singoli condannano gli azzurri!”

Maggio SSC Napoli

Comincia con la partita di oggi il mese cruciale per la squadra tanto cara al presidente De Laurentis. Un mese dove i partenopei giocheranno otto gare, viatico importante per stabilire il destino azzurro. Il mercato si è chiuso senza troppi clamori, la rosa è stata modellata così come voleva il tecnico, ben sapendo che i pezzi da novanta non sarebbero arrivati in questa sessione di mercato. La nostra speranza è che possano ambientarsi subito, soprattutto Ghoulam, per dare il giusto contributo alla causa azzurra. Guardando anche alla partita di mercoledì, per l’accesso alle semifinali della manifestazione tricolore, il tecnico spagnolo fa respirare Higuain, apparso non in condizione nell’ultima gara contro la Lazio, Hamsik, Jorginho e Insigne.

All’ “Atleti azzurri” di Bergamo, Benitez presenta la coppia di centrocampo svizzera a protezione della difesa titolare con il macedone Pandev a supporto del colombiano Dùvan Zapata. Un Napoli che, nella prima frazione di gara non impensierisce gli undici di Colantuono, non sfrutta le caratteristiche della punta colombiana non fornendo cross dalle fasce laterali. Il mister bergamasco ha cercato di imbrigliare la manovra azzurra piazzando Baselli nella zona di Inler, il quale fa fatica a impostare la trama offensiva. Le uniche note arrivano sempre sull’azione individuale, sempre dal belga Martens. Manca la velocità negli ultimi venti metri, manca il guizzo, anzi Pandev rallenta notevolmente l’azione trattenendo troppo la palla senza cercare quel tocco di prima. Ci si aspetta nella seconda parte un cambio tattico soprattutto l’inserimento dei pezzi da novanta.

Il secondo tempo invece presenta un Napoli irriconoscibile e una squadra orobica che ha distrutto letteralmente i partenopei. Gli azzurri sono stati surclassati sia sul piano fisico, che del gioco che della mentalità. Gli errori individuali di Dzemaili, Inler e Fernadez fanno sì che l’Atalanta vinca con lo scarto di tre reti.

La partita di oggi ha sancito che al Napoli manca soprattutto personalità e reattività, con le “piccole” abbiamo disputato un altro campionato. La scelta di risparmiare i pezzi da novanta non è stata una scelta saggia, far giocare insieme Pandev e Zapata, ha significato di non aver peso in attacco, se si fa riposare il Pipita, alle sue spalle devono andare i tre piccolini, perché devono fare dell’imprevedibilità e della velocità la loro arma migliore. Una curiosità annotata: i tanti errori di Martens su calcio d’angolo, quella palla tagliata è facile preda di ogni portiere, vedi Chievo, Lazio e Atalanta, tanto per citare le ultime squadre affrontate.

Il mercato è terminato, ma gli errori sono stati compiuti proprio dai reparti in cui ci dovevano essere gli innesti. Sperando che sia solo una parentesi, ma il ciclo terribile è iniziato male e questa volta non mi sento di escludere il pluridecorato Benitez.

Nando Zanga

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