Con i suoi 23 punti, ad oggi, il Sorrento rischia la retrocessione. Ancora una volta, come lo scorso anno.
Eppure s’erano visti chiari segni di potenzialità, di voglia di lottare per evitare almeno il prolungamento del campionato oltre le giornate tassative per evitare di disputare i play out. Ma troppo presto s’è pensato “ce la possiamo fare”, ancora una volta il Sorrento crolla.
0-1, il risultato finale. Già, perché la 22ima giornata di LegaPro, girone B, s’è giocata allo stadio Italia della penisola. Ospite l’Aversa Normanna, ben posizionata in classifica, per carità ma la vittoria dei rossoneri, qualche giornata fa contro quella che oggi guarda tutti dall’alto (Ternana) ha motivato slanci di ottimismo in tutti. Non dimentichiamo le buone prestazioni viste contro Aprilia e Cosenza.
Seppur la vittoria degli ospiti è stata di un solo goal a zero, nonostante i vari tentativi di raddoppio del vantaggio, i tre punti avrebbero fatto più che comodo al Sorrento, tanto per lasciare le altre due squadre con cui condivide il terzultimo posto (Martina e Aprilia) e proiettarsi verso la salvezza con un po’ di anticipo, evitando quell’ansia finale in cui tutte le squadre a rischio tentano l’impossibile per salvarsi sfoderando una forza impensabile.
Invece, siamo qui a scrivere di “se e di ma”. Resta la situazione critica e la sempre più flebile speranza di uno scossone generale perché la sostanza s’è vista. E’ la volontà di darsi al massimo che lascia a desiderare. Ancora una volta, i penisolani vanno sotto di una rete quasi subito e subiscono, più psicologicamente che fisicamente, il vantaggio. Varie le prestazioni al di sotto della sufficienza, anche da chi, come Maiorino e Musetti ha abituato il tifo a qualcosa di più.
Dopo la pessima brutta figura di fronte ai propri sostenitori, Danucci e Villagatti affrontano una delegazione di tifosi vogliosi di palesare, di nuovo, le proprie rimostranze per sentirsi dire, di nuovo, che la squadra farà di tutto per aggiudicarsi la salvezza. Come se si giocasse per motivi diversi…
A rischio, da prassi comune, la panchina di Simonelli e mentre qualcuno, goliardicamente, avrebbe suggerito un cambio alla Sassuolo (12 giocatori acquistati a gennaio e cambio in panchina), qualche altro spera in un ritorno di Chiappino, l’ex.
Il tabellino
SORRENTO (3-5-2): Polizzi; Pisani, Villagatti, Caldore; D’Anna, Coppola (25’ st Lettieri), Danucci (12’ st Lalli ), Catania , Pantano (1’ st Canotto); Musetti, Maiorino. A disp.: Miranda, Imparato, Benci, Soudant. All.: Simonelli.
AVERSA (4-4-2): D’Agostino; Gennari (45’ st Di Girolamo), Nocerino , Porcaro, Esposito; Comini (37’ st Balzano), Prevete, Gatto, Galizia; Di Vicino (22’ pt Jogan), Orlando. A disp.: Russo, De Rosa, Majella, D’Ursi. All.: Di Costanzo.
ARBITRO: Mancini di Fermo (Favia e Quitadamo).
MARCATORE: 12’ pt Orlando.
NOTE: spettori 300 circa (paganti 103, abbonati 136), incasso 1.862 euro.
Ammoniti: Coppola, Nocerino, Prevete, Maiorino, Comini, Villagatti, Galizia.
Angoli 7-5.
Recupero: 1’ pt; 7’ st
Anna Di Nola