Premi internazionali e critiche ai massimi livelli mondiali fanno da cornice ad un’artista che non ha mai rinnegato l’ecletticità e la vulcanicità di un’origine che le ha concesso di imporre il proprio passo attraverso forme e sfumature dal Brasile al celeberrimo ateneo di Cambridge.
Con grande slancio si avvicinano al messaggio culturale di Veronica Longo tantissimi giovani specchio di una Pozzuoli che non teme il confronto con il palinsesto artistico mondiale. Lo stesso sindaco Vincenzo Figliolia pubblicamente aveva spronato le nuove leve indigene a potenziare professionalmente un già ricchissimo bagaglio culturale figlio di luoghi in cui la storia si mischia magicamente al quotidiano in una sorta di eterno e “moderno” ritorno al passato.
Basti pensare alla potenzialità occupazionale insita in percorsi formativi artistici riservati ai giovani : dal gadget caratteristico alla ritrattistica sarebbe così possibile creare laboratori nei quali far crescere un nuovo prodotto locale che concili qualità e costi contenuti mai tradendo nel contempo i profondi contenuti del prodotto artistico degno di tale appellativo. Botteghe caratteristiche in materiale eco compatibile potrebbero arricchire il lungomare consentendo la nascita di innumerevoli e qualitativi punti vendita del “made in Pozzuoli”.
Si sa che la componente artistica non sempre prescinde dalla crescita socio economica di una comunità moderna : dalle talentuose mani dell’artista Veronica Longo potrebbe nascere un percorso formativo tale favorire chi da sempre ha creduto nelle proprie origini . Sarebbe questa un’occasione di universalizzazione per le nuove leve oggi più che mai alla ricerca di concreti e durati punti di riferimento istituzionali e culturali.
Alfonso Maria Liguori
