Scafati: profilattici in area cimitero. L’indignazione dei cittadini

Via della Gloria 1E’ un comune martedì come tanti questo  4 Febbraio per tanti scafatesi. Il lungo percorso di Via della Gloria affollato come sempre: sui marciapiedi sono tante le persone che vanno e vengono tra il mercato ed il cimitero comunale. Anche il traffico automobilistico scorre lento come al solito; quella del martedì scafatese è ormai un’ usanza consolidata per tanti cittadini che, dopo un saluto ai cari defunti, fanno una passeggiata tra le bancarelle tornando a casa con qualche acquisto.

La giornata però presenta una sorpresa abbastanza imbarazzante e disgustosa per i tanti passanti un po’ più attenti che percorrono a piedi il viale decorato da imponenti cipressi: lungo tutta la strada infatti, ci sono preservativi usati sparsi letteralmente ovunque.

“Non si possono fare due passi senza rischiare di calpestare un profilattico”, dichiara una delle tante donne di ritorno dal cimitero, “che di sera quest’area sia il luogo preferito per gli incontri di tante coppiette è risaputo, ma la condizione della strada è diventata davvero indecorosa… è mai possibile che tutto questo sfugga all’attenzione di chi pulisce la strada per mestiere?”

L’indignazione dei cittadini è veramente tanta e, in quasi tutte le brevi dichiarazioni rilasciate, viene espresso disgusto per l’inciviltà di chi abbandona incautamente per strada salviette, fazzoletti e condom usati. Raccolto il materiale  per il pezzo che state leggendo, mi avvicino alla mia auto per andare via e davanti ai miei occhi si para una scena quasi surreale. Infatti, una donna di mezza età visibilmente imbarazzata stava trascinando una bambina di pochi anni che le chiedeva insistentemente e con voce alta: “nonna perché non posso prendere anche io uno dei palloncini per la festa?”

Probabilmente, un comportamento più dignitoso e rispettoso degli spazi comuni avrebbe fatto risparmiare a tante persone gli “slalom” tra i profilattici e, di sicuro, anche una conversazione imbarazzante tra nonna e nipote.

Raffaele Cirillo

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