Portici: cade sui binari un muro esterno di Villa d’Elboeuf. Trasporti in tilt

portici villaCircolazione ferroviaria bloccata, da oltre un’ora, sul tratto Napoli-Torre Annunziata in seguito al crollo all’altezza del comune di Portici di una parte del  muro che separa Villa d’Elboeuf con la ferrovia. Alla luce dei danni che si sono palesati ai primi tecnici accorsi, potrebbero volerci anche giorni per ripristinare quel tratto di ferrovia che è il più antico d’Italia.

Purtroppo a sbriciolarsi sotto i colpi principalmente dell’incuria e dell’abbandono sono stati tutti i solai nell’area che dà verso il porto del Granatello. Di conseguenza, un muro di contenimento dell’enorme e antica villa, di circa quatto metri per quattro si è abbattuto sui binari. Nel crollo sono stati tranciati anche i cavi dell’alta tensione. La circolazione ferroviaria sul tratto Napoli – Torre Annunziata è stata dunque bloccata e potrebbero volerci anche giorni per ripristinarla. 

Crolla muro su binari,stop treni tra Napoli-Torre AnnunziataAttivati bus sostitutivi Napoli-Salerno per i treni della fascia costiera mentre i treni di lunga percorrenza sono stata instradati sulla linea Monte del Vesuvio.
I tecnici della Rete ferroviaria italiana sono sul posto per verificare i danni e per i provvedimenti da adottare.

Il sindaco di Portici Nicola Marrone è subito andato sul posto per seguire da vicino gli sviluppi  delle operazioni di messa in sicurezza.

“Sono giunto sul luogo per ricevere rassicurazioni sulla stabilità dell’area dove è avvenuto il crollo. Per fortuna non ci sono feriti, attendo di conoscere dai tecnici delle ferrovie i tempi di ripristino delle regolari attività ferroviarie”.

Col sindaco è presente anche il comandante della polizia municipale Gennaro Sallusto e i tecnici comunali.

La villa, che versa in stato di abbandono, è stata oggetto di un iter per all’acquisto della struttura da parte dell’ente comunale sino a qualche mese fa quando l’ente si è dovuto arrendere ad una cordata privata che l’ha acquisita per 4milioni di euro. Destino della villa doveva essere una ristrutturazione e la trasformazione in struttura ricettiva per il turismo.

L’edificio, circa 4000 metri quadrati, si affaccia imponente, ed ormai simbolo di quell’area, il porto del Granatello. era andato all’asta ne 2009, ma era stato vendito solo poco tempo fa.

In questo tratto di costa partenopea, il famoso Miglio d’Oro, tanti nobili napoletani avevano costruito nel settecento una serie di edifici, ville e residenze estive per state vicini ai re borbonici dopo la costruzione della Reggia di Portici.  

Questo crollo, a dire il vero, è soltanto l’ultimo, e purtroppo temiamo che non lo sarà per molto, a depauperare un patrimonio unico e abbandonato  che rende questo tratto di territorio vesuviano tra i più ricchi di storia del mondo.

Villa d’Elboeuf fu costruita dall’omonimo duca nel 1711 su disegno di Ferdinando Sanfelice, ed ha attraversato i secoli rimanendo al centro della storia nostrana sino a rientrare nella cronaco oggi pomeriggio, dopo troppi anni di abbandono. La villa fu il primo “museo” delle meraviglie recuperate dai vicini scavi di Ercolano.

Il declino di questo affascinante palazzo cominciò proprio con la costruzione della linea ferroviaria d’Italia, Napoli – Portici, nel 1839. I binari divisero il palazzo dal parco retrostante. Nel corso del tempo, diverse parti interno sono state abbattute o sono state oggetto di sciacallaggio. Non sono mancati gli incendi per una struttura usata spesso e volentieri come rifugio per barboni e senzatetto.

Oggi le antiche mura, sull’esempio di quanto tristemente sta avvenendo a Pompei negli Scavi che continuano ad attendere interventi che tardano a venire, le antiche mura, dicevamo, sono crollate, stanche e offese dalle intemperie e soprattutto dagli uomini per troppo tempo.

“Questi beni monumentali e storici tutti di proprietà privata come d’ altronde Villa Lancellotti sempre a Portici o Villa Pignatelli di Montecalvo a San Giorgio a Cremano – dichiarano il capogruppo dei Verdi al comune di Portici Franco Santomartino ed il membro dell’ esecutivo nazionale del Sole che Ride Francesco Emilio Borrelli – sono stati colpevolmente abbandonati dal Ministero dei beni Culturali e dalla Regione. Addirittura nel caso di Villa D’Elboeuf la cassa depositi e prestiti ha rifiutato un mutuo al comune di Portici per acquistarla aumentando di fatto il suo degrado”.

Mimmo Lucci

 

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