Si giocherà a Torre Annunziata, al “Giraud”, nel regno del Savoia, la Virtus Scafatese si accomoderà nello stesso spogliatoio dei bianco scudati, allora il pensiero va ai torresi doc Ciccio Gallo, Sasà Gallo, Sasà Colantuono e capitan Cirillo; per loro un giorno speciale, finalisti in casa propria. Accompagnati da tutt’ altra motivazione i residenti a Scafati del gruppo: Ferrentino, Romano, Ascione e Malafronte, con se porteranno l’ orgoglio cittadino. C’è Antonino Amarante “baby” classe ’79 che dopo anni trascorsi in D a caccia di promozioni, salvezze e lunghe battaglie, ha la possibilità, forse l’ ultima, di acciuffare il trofeo. Altro discorso per Gigi Bencardino ed Antonio Abate che due stagioni fa videro sfumare la coppa, sconfitti con l’ Agropoli al cospetto proprio del Savoia, nell’ impianto avellinese del “Partenio”, per Abate finale amara visto che non sarà disponibile a causa dell’ espulsione rimediata in semifinale a Brusciano. Dunque ancora una volta il destino sorride e ripone in Errico Marcucci, la speranza del successo.
Il “condor” ne ha vinte già due: nella stagione 2004/2005 con l’ Alba Sannio Durazzano contro il S. Antonio Abate, al S. Paolo di Napoli fini 2 – 1. Nella stagione 2006/2007 con la Casertana vinse per 3 – 0 segnando una rete al Gragnano presso il “S. Francesco” di Nocera. Altra curiosità sarà il confronto fra l’ attuale tecnico del Virtus Volla, Ivan De Michele, compagno di squadra e capitano di Marcucci ai tempi della Casertana. Anche il tecnico Pasquale Esposito potrà coronare il suo, già prestigioso curriculum, con l’ eventuale conquista del trofeo, purtroppo però la squalifica lo costringerà a seguire i suoi dalla tribuna d’ onore, al suo posto l’ uomo di fiducia e preparatore atletico Giuseppe Carrotta che a sua volta avrà un occasione quanto meno rara. Insomma spunti, analogie e destino sembrano incrociarsi ma domani alle ore 16:00, tutto questo non avrà più senso, sarà la sfera ed il perimetro di gioco, come sempre, a decretare l’ ardua sentenza.