“Fumo negli occhi”. Così il senatore Vincenzo D’Anna, vicepresidente del gruppo Grandi Autonomie e Libertà, commenta, in una nota, il via libera del Consiglio dei ministri a un ddl sui costi della Rc auto che prevede riduzioni del 23% per il premio.
“Leggo di clausole contrattuali che mirerebbero a vanificare le richieste fraudolente di risarcimento e ad assicurare riduzioni dei premi assicurativi e capisco – spiega – che siamo ancora lontani dalla concreta risoluzione del problema. Ma veramente pensiamo, in questo modo, di poter abbassare il prezzo finale per il consumatore? Ne dubito fortemente. Quello delle frodi è diventato ormai uno specchietto per le allodole”.
Il senatore Gal cita poi un documento del 5 dicembre 2013 (audizione consigliere Ivass, Riccardo Cesari, VI Commissione Finanze della Camera) nel quale si legge che “la riduzione del costo dei sinistri conseguente all’attività antifrode svolta autonomamente dalle imprese è nell’ordine dei 166 milioni di euro”. Una somma, aggiunge D’Anna, “giudicata irrisoria considerato che l’onere dei sinistri nel 2012 è stato di circa 13,1 miliardi e il totale dei premi di competenza ha raggiunto i 17,7 miliardi. Si parla dunque di un’incidenza rispettivamente dell’1,3 e dello 0,9 per cento”.
“Mi spiace dover constatare che attorno alla questione Rca – conclude – continuano a prevalere gli interessi delle compagnie, che non hanno alcuna intenzione di ‘mollare l’osso’. Ed è triste constatare che, in Campania, il governo regionale non abbia mai alzato la voce in difesa dei cittadini. Speriamo che presto cambi qualcosa, perché la situazione sta diventando insostenibile”.
Incredibile comportamento del Pd e della maggioranza. Su emendamento Di Lello su Rc Auto votano come la Lega contro tariffa unica nazionale.
E quanto scrive in un post su twitter il deputato di sinistra ecologia libertà, Arturo Scotto aggiungendo che “è evidente che il governo e la maggioranza che lo sostiene è succube delle pressioni delle lobby delle assicurazione e queste sono più forti del diritto dei cittadini di Napoli e della Campania ad avere una tariffa unica nazionale.”