La Chiave Tattica di Napoli-Milan: “Gonzalo Higuain è l’ arma in più di Benitez!”

Higuain Maglia gialla 2

E’ la seconda tappa del ciclo terribile di febbraio. La partita verità, la squadra azzurra proviene da due sconfitte brucianti, quella di Bergamo contro l’Atalanta e la partita di andata della competizione nazionale all’Olimpico contro la Roma del francese Garcia. E’ la gara dove lo spagnolo Benitez non applica quel famoso turn over, o meglio fa riposare Callejon per dar spazio sugli esterni al belga Martens e allo scugnizzo Insigne, con Hamsik alle spalle del Pipita.

Seedorf, imbroglia il centrocampo rossonero, piazzando a destra Abate, un cursore con compiti prettamente difensivi, al centro due mediani vecchio stampo quali Essien e De Jong, piazzando a sinistra il marocchino Taarabt, vero talento capace con le sue accelerazioni e cambio di passo di mettere in difficoltà la retroguardia azzurra. Il Napoli parte bene, è veloce nelle accelerazioni, nel possesso palla. Il tecnico milanista piazza una vera gabbia su Jorginho, facendo scalare a turno i due mastini di centrocampo, lasciando spazio a Inler in cabina di regia. Al settimo minuto, in un’impostazione sbagliata da parte di Fernandez, la squadra rossonera va in vantaggio. Il nodo tattico è proprio lì, il difensore deve, una volta conquistata palla, cedere quest’ultima al centrocampista che gli va incontro o girare palla sull’esterno una volta che il terzino competente fa il giusto movimento a scalare, ma questo non avviene e si forza la giocata con il difensore.

La buona sorte inizia a girare, soprattutto perché il Napoli c’è in campo, gioca e su conclusione da fuori area di Inler si pareggia. Il secondo tempo inizia sempre con un Napoli spumeggiante, dopo dieci minuti Inler taglia un cross che Higuain anticipando il suo diretto marcatore mette alle spalle di Abbiati. Lo svizzero sale in cattedra, gioca, imposta chiede la triangolazione, cerca la conclusione proprio perché al suo fianco c’è un lavoro oscuro di Jorginho e perché Hamsik sta crescendo atleticamente e partecipa di più alla manovra. Lo slovacco a poco meno di dieci minuti dal termine, con un cinismo pazzesco fornisce a Callejon la palla per chiudere il match, ma lo spagnolo preferisce far fare goal al Pipita per la sua doppietta personale. Stasera, un Napoli diverso, tonico, pimpante, ha cercato in più occasioni l’ampiezza del gioco cercando di far allargare le maglie rossonere, sicuramente un buon viatico in vista della gara di ritorno di mercoledì prossimo contro la Roma al S. Paolo.

 

Nando Zanga

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano