Ercolano, nuove assunzioni vigili urbani: tutto tace

polizia-MunicipaleNonostante le ultime numerose richieste di chiarimento da parte dei cittadini tutto tace ancora a Ercolano sulla questione del nuovo concorso per la nomina di  unità di polizia locale. I residenti appaiono sempre più interdetti dall’atteggiamento dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Vincenzo Strazzullo in relazione ad una questione che rischia rapidamente di tramutarsi in emergenza.

Con un’anzianità di servizio media superiore ai trenta anni e con un supporto logistico quanto meno discutibile ( basti pensare al servizio di telesorveglianza  fortemente voluto dal comando vigili e ad oggi “ornamentale” ) i sia pur validi caschi bianchi si trovano oggi a svolgere persino mansioni di ausiliari del traffico : come se non bastassero le competenze istituzionali  specifiche ai “4 gatti” del comando vigili è stata affidato il controllo della regolare esposizione del ticket parking in vaste aree della città.

Il comandante dei vigili Francesco Zenti aveva parlato di assunzioni stagionali, di forza lavoro nuova, sebbene a tempo determinato , da affiancare alle unità effettive ma tale progetto è come sempre rimasto sulla carta. All’ercolanese “normale”, alla gente comune ovvero  estranea a qualsivoglia inciucio o intrallazzo politico locale poco importa delle vicende di questo o quel personaggio politico : occupazione e sicurezza questi invece i temi caldi per una comunità che guarda al possibile concorso per nuovi vigili come ad un’occasione di lavoro per i giovani in un momento di forte recessione quale quello attraversato dal paese Italia.

Il governo di città dovrebbe chiarire pubblicamente una volta e per sempre la questione : se non ci sono fondi necessari a bandire il concorso ( come sempre trapelato dal palazzo di città) “stringere la cinta” delle spese pubbliche, ridurre all’osso consulenze esterne e rivedere l’onorario di dirigenti e funzionari ( compreso il gettone di presenza per consiglieri comunali e assessori)  onde poter impiegare le già esigue finanze comunali per opere di bonifica e concorsi che consentano quanto meno ai residenti di guardare con più ottimismo ad un futuro oggi più che mai “nero” per le nuove leve indigene.

Alfonso Maria Liguori.

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.