Bagnolifutura, STU partecipata da Comune di Napoli, Regione Campania e Provincia di Napoli con l’obiettivo di realizzare interventi di trasformazione urbana previsti dal PUE Bagnoli-Coroglio, tra cui l’acquisizione e la bonifica dell’area ex Italsider di Bagnoli, ha maturato debiti per 59 milioni di euro nei confronti di Fintecna, finanziaria controllata da Cassa Depositi e Prestiti.
Negli scorsi mesi il debito era stato riscadenzato, ma la mancata cessione di alcuni terreni (ben tre gare sono andate deserte) ha fatto venir meno l’accordo, e pochi giorni dopo la scelta del Sindaco di Napoli di ordinare alla Fintecna di provvedere alla rimozione integrale della colmata per la messa in sicurezza dell’arenile di Bagnoli, è stata presentata da Fintecna istanza per la dichiarazione di fallimento di Bagnolifutura.
Per ricapitalizzare la società servirebbero 10/12 milioni nelle prossime ore, ma il Comune, in stato di predissesto, non può provvedere, mentre la Regione ha già comunicato la volontà di non partecipare a ricapitalizzazioni: il rischio è che l’imminente assemblea dei soci avvii la procedura di liquidazione in continuità, cui potrebbe seguire l’arrivo di un curatore fallimentare.
Ciò creerebbe danni sia per i 53 dipendenti di Bagnolifutura, il cui futuro è a rischio, sia per le speranze di completare finalmente la bonifica del territorio di Bagnoli, sia infine perché la messa sul mercato dei suoli potrebbe suscitare l’interesse della criminalità organizzata; possibile soluzione potrebbe essere l’entrata nella compagine societaria di Fintecna-CDP così da dar vita ad un restructuring finanziario di stampo pubblico tale da salvaguardare la sopravvivenza di Bagnolifutura e da garantire la realizzazione della bonifica riguardante l’area marina ed il completamento della bonifica a terra, già realizzata al 70% circa.
Per questi motivi l’on. Arturo Scotto, deputato di Sinistra Ecologia Libertà, ha deciso di presentare un’interrogazione al Ministro dell’Economia e delle Finanze, al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ed al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per chiedere l’apertura di un tavolo interministeriale in cui coinvolgere anche Cassa Depositi e Prestiti e le parti interessate per risolvere prontamente la situazione, magari proprio attraverso il già citato possibile ingresso di Fintecna-CDP nel pacchetto azionario di Bagnolifutura.