Il Gazzettino vesuviano | IGV

La Chiave Tattica di Napoli-Roma: “Benitez maestro nella gara secca”

rafa-benitez

E’ la partita della svolta, quella tanta attesa in casa Napoli. La Coppa Italia vale un posto nella prossima Europa League, ma ha un valore europeo relativo perché entrambe puntano alla prossima Champions, i giallorossi con il secondo posto gli azzurri terzi con i preliminari ma non è detto. Nel pomeriggio come ogni tifoso/allenatore azzurro ho provato a giocarla e ho fatto diverse considerazioni anche in virtù delle due partite giocate contro i capitolini: non privare totalmente la Roma del possesso palla, al Napoli il compito di aspettarli a centrocampo cercando di rubargli il pallone e ripartire, quello che spero è che ci sia la possibilità di andare all’uno contro uno, per effettuare superiorità soprattutto sugli esterni.

Quello che temo è la velocità degli esterni offensivi giallorossi, a Gervinho non bisogna dare spazio.

Ha una difesa bunker a differenza di quella azzurra, fa densità dov’è la palla e cerca in profondità di metterti in difficoltà. Nella ricerca del successo il Napoli a trazione anteriore deve rispettare un assoluto equilibrio di squadra per non essere infilato dai contrattacchi della Roma, deve vincere i duelli sulle fasce prendendo alle spalle la difesa romanista, sulla sinistra le sovrapposizioni di Martens e Ghoulam dovrebbero mettere in difficoltà la Roma. La differenza la può fare Callejon, ha dimostrato personalità e di saperci fare. Ha la freddezza del campione, visto soprattutto il suo curriculum.

L’ultimo punto fondamentale sarà uno stadio gremito che dovrà sostenere fino al 90° e oltre la squadra, ma il più lo farà il cuore, la forza, la voglia, il coraggio e l’equilibrio.

Alla lettura delle formazioni, la Roma senza Totti e Maicon fa presagire che il tecnico Garcia si giocherà il tutto nella fase finale, cercando di mantenere pari gli equilibri nella prima frazione. Il Napoli d’alto canto si presenta con la squadra tipo con una squadra corta pronta ad appoggiare il trio offensivo. La gara inizia, proprio con una squadra pronta a cercare superiorità numerica sulle fasce. Gioca prepotentemente sulla velocità, sul ritmo e la Roma solo in contropiede cerca di penetrare nella retroguardia azzurra. Le ripartenze sono fondamentali per gli azzurri e in un’azione in velocità Maggio taglia un cross perfetto per la testa dello spagnolo Callejon che porta in vantaggio il Napoli. Hamisik da vero capitano trascina la squadra azzurra, detta i giusti tempi in fase offensiva e rientra sulla linea dei centrocampisti per dare un aiuto ai due centrali di centrocampo. La prima frazione si chiude in vantaggio per un goal a zero. La seconda parte della gara parte subito con un Napoli arrembante, voglioso di passare il turno, il secondo goal arriva su schema da calcio d’angolo grazie al Pipita Higuain e il terzo arriva quando Martens sale in cattedra e serve a Jorginho la palla del tre a zero.

Apoteosi al S. Paolo. Un Napoli che gioca in scioltezza, ha lucidità d’azione è la migliore gara della stagione. La gara termina, è in finale contro la Fiorentina il 03 maggio all’Olimpico. Il Napoli ha regalato una notte da leoni, o meglio una notte magica. Garcia ha sottovalutato il Napoli, pensava di gestirla al meglio e di cercare con Totti nel finale di portar via l’intera posta in palio, ma tutto ciò non è avvenuto proprio perché Benitez è un maestro nella preparazione della gara unica e poi in bacheca ha solo otto trofei nazionali…

 

Nando Zanga

Exit mobile version