La qualificazione del Napoli alla finale di Coppa Italia, conseguita dopo aver schiantato per 3 a 0 una Roma che tanto aveva fatto sinora, induce ad alcune riflessioni. La prestazione del San Paolo dimostra l’ottimo lavoro svolto da Benitez nel portare la squadra a questa sfida con forza mentale e compattezza di gruppo. La serata risalta anche la bontà delle scelte societarie di inizio stagione ed in corso d’opera. Quei tifosi che avrebbero preteso chissà quali altri acquisti stanno per essere smentiti dai fatti ed i contestatori sono soltanto una minoranza che non possono ne’ devono rappresentare la maggioranza.
Se analizziamo il rendimento dei singoli, buona parte scelti dalla concertazione tra presidente, direttore sportivo e tecnico, bisogna essere soddisfatti di quanto dimostrato sinora. Higuian è una stella del firmamento calcistico ed il suo valore non lo si scopre oggi; Callejon, Maertens e da ultimo Jorginho, ottimi acquisti che si stanno già imponendo all’attenzione generale. Oltre ad essere uomini-squadra si stanno affermando anche come finalizzatori. Reina portiere d’esperienza e di sicuro affidamento, peccato sia un prestito del Liverpool ove di certo tornerà a fine stagione; Albiol, autorevole e sicuro, una vera roccia difensiva; al suo fianco cresce, sempre più, Federico Fernandez che ottenendo fiducia, acquista personalità e sicurezza nei propri mezzi. Inler, Maggio ed Hamsik, iniziano a tornare ai rendimenti standard sebbene con qualche sbavatura in precedenti gare. Ghoulam, piacevole sorpresa, conosciuto soltanto dagli addetti ai lavori, si è inserito in squadra con la sicurezza di un veterano. Sempre più affidabile Lorenzo Insigne che quando ottiene minutaggio non delude mai le aspettative. Il giovane portiere Rafael scalpita per diventare il titolare di questa squadra e poi ci sono certezze collaudate come gli altri della rosa.
Il progetto De Laurentiis-Benitez inizia a decollare: terzo posto in classifica dietro una Roma, forse, in fase calante; finale di Coppa Italia con notevoli possibilità di vittoria; girone di Champion League disputato da top-team, mancando la qualificazione solo per mera sfortuna ed una Europa League da giocare contro squadre intriganti e blasonate. Signori, cosa vogliamo contestare a questa società segnatamente al patron Aurelio ? Nulla. Dobbiamo soltanto essere grati a quest’imprenditore che sta sempre più tralasciando gli impegni cinematografici per essere vicino al suo Napoli. La sua presenza allo stadio, in compagnia dell’affascinante consorte Jacqueline, è confortante e rassicurante nonché foriera di buoni risultati.
La finale conquistata stasera, dopo una superba prestazione, dimostra la bontà delle scelte societarie, ad iniziare da Rafa Benitez, uomo di grandi trionfi che non poteva farsi irretire da un Garcia qualsiasi. La tifoseria deve essere razionale non umorale, lasciar perdere qualche battuta d’arresto contemplata da un percorso di crescita e sostenere sempre gli azzurri, come hanno fatto stasera. Una tifoseria compatta, coesa, votata a sostenere la squadra, può soltanto aiutare i calciatori a conseguire vittorie belle e prestigiose. Razionalità ed affetto devono essere il credo dei supporter per sostenere un grande Napoli.
Annibale Nuovanno