Aria di battaglia , nell’accezione pacifica e civile del termine, tra due colossi della politica ercolanese che rappresentano rispettivamente il progresso professionale del territorio e la tradizione storica ben ramificata all’interno dell’humus comunitario.
Snello, slanciato e pronto al dialogo il renziano doc Buonajuto incanta i giovani con una grinta e una classe fuori dal comune che affonda le proprie origini in una tradizione familiare celeberrima sotto il profilo sia professionale che politico. Strazzullo dal canto suo si rivolge prevalentemente all’ala storica del paese, mantenendo in vita equilibri e rapporti partitici che nell’insieme hanno dato vita alla politica locale degli ultimi decenni.
Due scuole di pensiero a confronto , due modi di rapportarsi all’elettorato pronte allo scontro diretto. Solo un clamoroso dietro front di Buonajuto potrebbe a questo punto spianare la strada all’attuale sindaco Strazzullo consentendo allo stesso di rimanere per il nuovo quinquennio alla guida di Ercolano. Ma su tale “rinuncia” da parte di Buonajuto sono in pochissimi a scommettere: troppe le dimostrazioni di coerenza del buon Ciro per sospettare una mossa del genere, troppo l’amore per i luoghi di Buonajuto per voltare improvvisamente le spalle alle nuove leve ercolanesi pronte a dichiararsi “buonajutiane doc”.
Alfonso Maria Liguori.