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Pompei, nuove ricerche nel Sarno per Nunzia Cascone dispersa da mesi

Al via altre ispezioni per rinvenire il corpo di Nunzia. Uomini dei reparti speciali dei Vigili del Fuoco, provenienti da Roma, hanno ricominciato a scandagliare le torbide acque del Sarno. Scese in campo anche la Capitaneria di Porto, che condurrà le ricerche in mare, e la Protezione Civile.

Una nuova speranza, seppur flebile, s’accende nei cuori di tanti pompeiani. L’auspicio è quello che il corpo possa essere finalmente recuperato.

L’appello accorato per l’inizio di nuove ricerche era stato lanciato dai familiari di Nunzia. Un grido disperato che si era tradotto in una raccolta firme sottoscritta da tanti residenti della periferia Sud di Pompei.

L’elenco era stato poi consegnato al ministro Maurizio Lupi. E il risultato è arrivato e nuove ricerche sono partite alle prime luci di stamane. Una storia, forse una delle più tristi per la città di Pompei, che parte dallo scorso 21 novembre quando l’auto, con a bordo Nunzia e la figlia Anna Ruggirello, fu speronata da una Fiat modello Punto guidata da un finanziere.

L’impatto tremendo e la Fiat Panda delle due donne che precipitò nel fiume, inghiottita dalle acque in pochi minuti. Giorni di ricerche intense e poi il risultato che arrivò a metà, nel pomeriggio del 26 novembre.

Erano circa le ore 16.00 quando l’auto, estratta dal fiume, restituiva solo il corpo delle giovane Anna. La madre Nunzia risultava dispersa, allora come oggi. Ma proprio stamane è arrivata la notizia che in tanti forse aspettavano. Nuove ricerche sono partite per scandagliare il maledetto fiume. Ma si guarda anche al mare. L’obiettivo è sempre lo stesso: fare tutto il possibile per restituire all’affetto della famiglia il corpo della povera Nunzia.

Marianna Di Paolo

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