Non si allenta la pressione delle forze dell’ordine sul territorio puteolano. Controlli ad attività commerciali e posti di blocco nei punti strategici del paese si susseguono senza sosta sollevando in alcuni casi notevoli polemiche.
“ Non comprendiamo perché – ha dichiarato una delegazione di commercianti – a noi esercenti “regolari” venga richiesto l’impossibile vessandoci con controlli cavillosi e continuativi nel tempo mentre poi si chiude un occhio su attività sprovviste delle sia pur minime autorizzazioni previste dall’attuale normativa europea. Non vogliamo polemizzare con alcuna istituzione ne puntare il dito contro qualche “controllore” forse un po’ distratto : chiediamo solo che sia fatta massima trasparenza a livello commerciale sul territorio puteolano tutelando i sacrifici e le speranze di chi ha “onestamente” investito nella zona”.
Il ritornello non è nuovo : “autorizzati contro abusivi” divisi e uniti dalla cruda filosofia “ tutti dobbiamo campare”. Il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia si era più volte espresso sulla necessità di bonificare l’area cittadina prestando particolare attenzione proprio alle attività commerciali che rappresentano nell’immagine d’insieme il biglietto da visita del territorio.
Intanto cresce la paura tra i cittadini ancora scossi dall’episodio di incredibile violenza costato per futili motivi la vita ad un ragazzo di 24 anni all’uscita da una discoteca del posto. Il problema è che la sola repressione da sola non basta : occorrerebbe puntare su campagne di sensibilizzazione sul vivere civile da promuovere nelle scuole e nelle associazioni al fine di formare e motivare , eticamente parlando, i giovani. Non si può morire a 20 anni per un parcheggio, per una “bravata stupida” : non si possono cedere le armi al qualunquismo spicciolo e alla prevaricazione violenta trasformando un’oasi archeologico – naturale come Pozzuoli in un’arena senza regole dove si può ancora incredibilmente morire per aver guardato “male” il camorrista di turno.
Alfonso Maria Liguori.