Torre Annunziata: tre arresti e sequestro beni per bancarotta fraudolenta

guardia di finanzaNella mattinata odierna le Fiamme Gialle del Gruppo di Torre Annunziata, al termine di un’indagine coordinata e diretta da questo Ufficio, hanno eseguito 3 ordinanze di custodia cautelare degli arresti domiciliari e un sequestro preventivo di beni mobili e immobili, per oltre un milione di euro, disposti dal GIP presso il Tribunale di Torre Annunziata, nei confronti di altrettanti soggetti indagati per plurime ipotesi di bancarotta fallimentare e frode fiscale.

I tre soggetti raggiunti dalla misura cautelare sono i coniugi CONTE Tullio e VENERUSO Rosa, entrambi di sessantatre anni, e il loro genero ALTIERI Lorenzo, di quarantadue anni. Le indagini svolte, che vedono indagati a piede libero altri due soggetti, hanno avuto inizio a seguito del fallimento della D1STOMS S.r.l., società di Pompei (NA), già con sede in Monteforte Irpino (AV), operante nel settore della preparazione e miscelazione dei derivati del petrolio.

Gli accertamenti eseguiti dai finanzieri del Gruppo di Torre Annunziata, sotto la direzione di questa Procura della Repubblica, hanno consentito di ricostruire un complesso meccanismo attraverso il quale i soggetti indagati, residenti nella provincia di Napoli, mediante la costituzione e l’utilizzo di ulteriori sette società, di cui una con sede in Francia e una in Sardegna, tutte riconducibili agli stessi e operanti nel medesimo settore merceologico, hanno attuato condotte finalizzate alla sistematica sottrazione e distruzione della documentazione contabile – tale da impedire alla curatela la ricostruzione del reale patrimonio aziendale e dell’effettivo giro d’affari realizzato – e alla creazione di falsa documentazione amministrativa e fiscale, riuscendo in tal modo a sottrarre buona parte del patrimonio aziendale alla società, occultando, prima, e distraendo, poi, beni e disponibilità finanziane, causando in tal modo un ingente danno economico per i creditori tra cui, in particolare, l’Erario.

Difatti, le condotte illecite perpetrate hanno consentito al sodalizio criminoso, in un triennio, di sottrarre illecitamente attivo patrimoniale della DISTOMS S.r.l. per oltre 3,5 milioni di euro, nonché omettere il versamento di I.V.A. per circa 1,2 milioni di euro.

Oltre all’esecuzione delle menzionate ordinanze di custodia cautelare, come detto, è stato eseguito anche il sequestro per equivalente di quote sociali, polizze assicurative e immobili, fino a concorrenza della suddetta imposta evasa nei confronti dei tre soggetti colpiti dalle misure cautelari.

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